IL CONTENZIOSO
ASCOLI La situazione dei lavori alla galleria Montecastello sulla

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Domenica 22 Settembre 2019, 05:04
IL CONTENZIOSO
ASCOLI La situazione dei lavori alla galleria Montecastello sulla strada statale Salaria, fra Arquata del Tronto ed Acquasanta Terme è più grave del previsto. Da un paio di mesi, infatti, i lavori da parte dell'impresa Carena di Genova che ha vinto l'appalto sono fermi e c'è il rischio concreto che possano rimanere bloccati addirittura per altri due anni se l'Anas non risolverà il contenzioso in atto. La Carena, infatti, rivendica crediti per almeno 50 milioni di euro relativi ad altri cantieri stradali nel Sud Italia e se l'Anas (che pare intenzionata a concederli ma in misura nettamente inferiore) non risolverà il braccio di ferro, a quel punto non solo il futuro della nota impresa è compromesso ma l'importante infrastruttura picena rischia la paralisi per almeno due anni. Nel frattempo, come tutti coloro che transitano sulla Salaria possono notare, i lavori alla galleria sono sospesi.
I ritardi
«All'abbattimento dell'ultimo diaframma della galleria Montecastello, a ottobre dello scorso anno c'erano proprio tutti: il presidente Ceriscioli, la vice Anna Casini, l'amministratore delegato Anas, Gianni Vittorio Armani, il presidente della Provincia Fabiani e tanti sindaci» ricorda il vice presidente azzurro del consiglio regionale, Piero Celani. Il collegamento (un tratto di 2,7 chilometri di cui due in galleria) è una variante al tracciato attuale tra Trisungo di Arquata del Tronto e l'esistente galleria Valgarizia nel comune di Acquasanta Terme. Rientra nel più vasto piano di ammodernamento della Salaria ma per il nostro territorio devastato dal terremoto ha un valore strategico perché serve a rendere più accessibili i comuni del cratere e accelerare la ripresa economica di quei territori. Eppure i lavori sono stranamente fermi. Dapprima si era pensato alle ferie ma poi queste sono diventate un po' troppo lunghe e i lavori erano e sono fermi. Perché? «Circola voce - aggiunge Celani - che l'impresa aggiudicataria, la Carena Costruzioni SpA, sia ferma in attesa del pagamento da parte dell'Anas, di questa e di altre commesse». L'Anas non paga? «Naturalmente stiamo parlando di voci non confermate» mette avanti le mani il consigliere regionale di Forza Italia. «Certo è che tutti avevano solennemente promesso che l'opera sarebbe stata completata nel primo trimestre del 2021 con parole al miele per le popolazioni devastate dal terremoto, oggi, invece inspiegabilmente, tacciono. I lavori sono fermi ormai da troppo tempo ma i vertici della Regione tacciono, l'Anas tace e tace l'impresa Carena. E allora chiedo: perché sono fermi questi lavori?». Eppure il presidente dell'Anas, Armani, disse che questo intervento «rientra nel piano Anas di potenziamento e completamento delle infrastrutture viarie dell'area del cratere sismico. I lavori consentiranno infatti di superare le criticità di accessibilità al territorio legate all'orografia del territorio e alla tortuosità del tracciato attuale, innalzando i livelli di servizio dell'infrastruttura nonché gli standard di sicurezza per la circolazione». Un'opera, con un investimento complessivo pari a 90 milioni, destinata al miglioramento di un territorio duramente provato dal sisma ma ora ferma. «Faccio mia - conclude Celani - la frase attribuita ad Andreotti: a pensar male si fa peccato ma qualche volta si indovina e voglio pensar male (sperando di essere smentito) ma non è che l'Anas non ha più i fondi, magari destinati dal governo ad altre opere?». Le promesse sono gratuite ma mantenerle costa.
Mario Paci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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