I CONTROLLI
ASCOLI Dopo che alcune piccole discariche, un tempo debellate, sono

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Mercoledì 21 Agosto 2019, 05:04
I CONTROLLI
ASCOLI Dopo che alcune piccole discariche, un tempo debellate, sono tornate a fare bella mostra di sè in alcune zone della città (nella zona industriale ma non solo), si torna a parlare di fototrappole che hanno il ruolo di combattere l'abbandono indiscriminato dei rifiuti nei luoghi sensibili, con l'obiettivo di prevenire azioni di smaltimento illegale sul territorio, come purtroppo accade troppo spesso nel territorio comunale. Le multe ai trasgressori vengono comminate dalla polizia municipale, in collaborazione con Ascoli Servizi, aprendo i sacchetti e controllando se tutto è fatto in regola. I responsabili, però, troppo spesso, compiono gesti di furbizia e si impegnano a disperdere le proprie tracce ed evitare le multe.
La multa
La multa è solo una delle attività previste, perché da tempo vengono fatte opere di sensibilizzazione verso gli utenti, soprattutto quelli che posseggono un'attività commerciale: in questi casi, si va continuamente a sollevare l'aspetto culturale della tutela dell'ambiente. I cittadini si rivolgono alla polizia municipale per questo tipo di problematica, interfacciandosi sempre con Ascoli Servizi Comunali. E le fototrappole? Le sei fototrappole sono state acquistate, ma le sanzioni ancora non sono state attivate perché il servizio deve essere ancora perfezionato.
La periferia
«La fototrappola ha più senso nelle zone più periferiche, nelle vicinanze dei cassonetti della raccolta» trapela dal comando della polizia municipale, «Non è facile rivedere tutte le immagini catturate: si tratta spesso di molte ore di materiale da visionare per poter trovare i colpevoli e poi comminare le multe». «Le fototrappole sono utili dove ci sono zone a rischio di abbandono dei rifiuti» aggiunge Francesco De Angelis di Ecoinnova. «Molto spesso chi crea queste discariche abusive non vuole pagare la Tari e, per rimanere all'oscuro del fisco, getta rifiuti in strada e lo fa nascondendo certi comportamenti» spiega De Angelis. «Anche chi gestisce attività illecite deposita i rifiuti dove non si potrebbe, gettando tutto a bordo strada, come già successo in altre occasioni. Dove non c'è controllo si ripetono gli abbandoni» dice De Angelis, « Nel centro storico ci sono stati miglioramenti per quanto riguarda gli abbandoni indiscriminati, ma questi gesti si sono spostati in altre zone. La foto scatta soltanto se c'è un movimento, ma a volte anche un cappello indossato da qualcuno, impedisce di poter risalire al vero colpevole del gesto» evidenzia Francesco De Angelis. «È uno strumento che ha un impatto psicologico comunque notevole e che viene installato proprio per non incentivare questo triste fenomeno. Ogni due settimane sostituiamo le memorie delle fototrappole ma non possiamo gestirle o esaminarne il contenuto, perché questo è esclusivo compito delle forze di polizia».
Gli impianti
Le sei fototrappole per incastrare chi non rispetta le regole della raccolta differenziata in città sono state acquistate già da diversi mesi. Il sistema è stato testato, utilizzato per verificare la qualità delle immagini, capire le criticità, controllare l'efficacia delle telecamere per poter individuare i trasgressori con il sacchetto selvaggio. Ovvero chi conferisce come, quando e dove vuole senza rispettare orari e modalità. Adesso, dunque, messo a punto il sistema, oltre ai controlli nelle varie zone in cui le fototrappole saranno posizionate di volta in volta si passerà anche alle multe grazie anche a questo sistema tecnologico.
Cristiano Pietropaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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