«Classi intere ma non a metà» Il rientro in aula è controverso

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Venerdì 22 Gennaio 2021, 05:04
LA SCUOLA
ASCOLI Da lunedì si torna alle lezioni in presenza alle Superiori al 50%. Così ha deciso la Regione. Nel provvedimento firmato dal governatore Acquaroli si raccomanda «fortemente» che la percentuale del 50% sia riferita al numero degli alunni «delle singole classi e non solo dell'intero istituto». Come si stanno organizzando i vari istituti? «Siamo in presenza un giorno a settimana perché non abbiamo mai chiuso - evidenzia la dirigente dell'Iss agrario-alberghiero Ulpiani, Rosanna Moretti. - Da lunedì ci organizziamo secondo le indicazioni dell'Ufficio scolastico regionale. Non abbiamo mai chiuso perché avevamo già il giusto distanziamento e rientriamo con classi intere, salvaguardando gli studenti Bes (con bisogni educativi speciali, ndr) e i figli degli operatori sanitari e delle forze dell'ordine che hanno chiesto di essere in presenza.
Le soluzioni
«Faremo due turni e abbiamo già individuato le classi - dice il dirigente del liceo Stabili-Trebbiani, Arturo Verna. - I docenti che, in base al loro orario, devono svolgere l'insegnamento sia in classi in presenza sia in classi in dad o che hanno difficoltà di collegamento, in casa, con la rete internet per svolgere i propri doveri d'ufficio possono utilizzare le postazioni presenti a scuola. Il 50% è una percentuale fattibile. La didattica a distanza non può sostituire quella in presenza, però in condizioni d'emergenza è una modalità da utilizzare». Gli studenti saranno suddivisi tra la sede principale di viale Vellei, quella di via Faleria e all'Umberto I, dove si trovano alcune terze, quarte e quinte.
Le ordinanze
L'Iis Licini-Orsini si sta organizzando per il ritorno sui banchi. «Ci adopereremo come sempre fatto, garantendo la didattica in presenza - dice la dirigente Nadia Latini. - In questa scuola abbiamo sempre proposto più soluzioni e avevamo tante opzioni. La dad ha portato ad un'accelerazione della digitalizzazione in tutte le scuole. La classe docente ha operato al meglio per aggiornarsi e formarsi, ma ritengo che la didattica in presenza non possa essere eliminata, perché copre esigenze relazionali importanti. La scuola è fatta anche di presenza umana e la didattica in presenza motiva i ragazzi».
La scelta
«Opteremo per il 50% ma non per le classi - aggiunge la dirigente dell'Itc Capriotti di San Benedetto, Elisa Vita. - che saranno intere. La scuola è pronta per ripartire anche oggi. È più efficiente lavorare con la classe al completo. La dad è andata bene, siamo entusiasti. I ragazzi si sono trovati bene e tutto è stato fatto in maniera professionale. Faccio i complimenti ai docenti perché hanno lavorato benissimo. È un'esperienza da integrare quando la vita sarà normale. I benefici sono stati tanti sopratutto per i ragazzi delle prime. È un arricchimento non indifferente».
Fuori dal coro
Darà invece corso alla raccomandazione regionale Nazario D'Amato dirigente del Mazzocchi-Umberto I di Ascoli, dove dal 25 gennaio torneranno in presenza la metà dei ragazzi di ogni classe, mentre agli altri sarà garantita la dad. «Dopo un proficuo incontro e confronto spiega - con i tecnici, gli studenti, il personale preposto e con il medico, abbiamo deciso che da lunedì daremo seguito a questa raccomandazione. Questo richiederà un maggiore impegno organizzativo, poiché ciò richiede di modificare quanto è stato predisposto fino ad oggi: la rotazione in presenza di intere classi»
Cristiano Pietropaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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