C'è una Cosap sotto l'albero Tolto dal freezer il balzello

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Martedì 12 Novembre 2019, 05:04
IL FISCO
ASCOLI È in arrivo la strenna prenatalizia di Palazzo San Filippo per migliaia di cittadini della provincia picena. Si tratta degli avvisi di pagamento per il rispolverato canone per l'occupazione di spazi e aree pubbliche per accessi carrabili o pedonali, meglio noto come Cosap. Proprio in questi giorni la Provincia ha, infatti, affidato il servizio di invio delle comunicazioni ai cittadini specificando che il balzello dovrà essere pagato entro il prossimo 15 dicembre. Si concretizza, dunque, come già anticipato nello scorso mese di giugno, il ritorno del balzello provinciale che è stato riattivata in maniera ufficiale alla luce di un Piano di riequilibrio dell'ente che, secondo quanto confermato anche dalla recente relazione della Corte dei Conti, resta ancora in una fase di criticità con un buco da tamponare di circa 600 mila euro ogni anno.
Gli avvisi
Ed ecco, dunque, dopo anni di silenzio, con il congelamento del canone in questione, il ritorno delle letterine ai titolari di passi carrabili e pedonali e per gli accessi agricoli sul territorio piceno. Con la determina di affidamento del servizio per spedire gli avvisi di pagamento Cosap, si dà il via ufficiale all'iter che dovrà portare, come detto, i residenti nel Piceno che utilizzino passi carrabili o pedonali e accessi agricoli a pagare il balzello tornato in vigore entro il prossimo 15 dicembre. E nello stesso atto amministrativo relativo al servizio di elaborazione, stampa, imbustamento e spedizione dei bollettini Cosap per l' anno 2019, si motiva il procedimento con «l'urgenza di provvedere alla riscossione di tale canone per garantire gli equilibri di cassa e di competenza del bilancio annuale 2019». L'incarico è stato affidato alla società Mercurio Service. Palazzo San Filippo dunque, si gioca questa carta nell'ambito della difficilissima partita della quadratura del bilancio e dei suoi equilibri contabili.
Il provvedimento
Un'ipotesi che si era già tradotta nero su bianco nella determina relativa alla definizione di aliquote e tariffe per il 2019, con uno specifico passaggio in cui attraverso un apposito decreto presidenziale - l'ente evidenziava di «non confermare per il 2019 l'azzeramento del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche relativamente agli accessi carrabili o pedonali individuati nel vigente regolamento Cosap approvato con atto del consiglio provinciale del 10 marzo 2005 e integrato con atti del Consiglio del 17/ marzo e del 31 ottobre 2006, confermando contestualmente tutti gli altri canoni previsti nel regolamento del Cosap, incluso l'indice di variazione annuale Istat, prevedendo la scadenza del pagamento del Cosap e del canone per gli impianti pubblici entro il 31 ottobre 2019».
La scadenza
Poi, evidentemente per motivi tecnico-procedurali, si è deciso di far slittare la scadenza al prossimo 15 dicembre. La motivazione principale di questa scelta, come già evidenziato, sta nella necessità di dover trovare ogni anno circa 600mila euro per rispettare il Piano di riequilibrio dell'ente. L'ipotesi di riattivare il Cosap era già stata presa in considerazione nel 2016, ma poi non se ne era fatto nulla e gli avvisi di pagamento non furono mai inviati anche a seguito di una sollevazione popolare. Proteste che di fronte a un bilancio precario non potranno essere ascoltate. Un orecchio sordo stancò cento lingue.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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