Botteghe artigianali nel chiostro di San Francesco

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Sabato 11 Luglio 2020, 05:04
LA RIQUALIFICAZIONE
ASCOLI Un segnale importante per il centro storico ascolano potrebbe arrivare anche dalla riapertura, nel chiostro di San Francesco, delle storiche botteghe. Botteghe da anni rimaste abbandonate, nonostante i diversi tentativi effettuati per il loro recupero, e che comunque ora vedranno l'avvio degli interventi di completamento per poter essere riutilizzate. In tale direzione, nello scorso mese di ottobre, l'Arengo ha proceduto , dopo vari tentativi e una serie di gare e procedure che hanno attraversato varie legislature comunali, è arrivato ad individuare, attraverso un'apposita gara, la società che andrà a gestire le storiche botteghe sotto il chiostro di San Francesco. Ad aggiudicarsi l'appalto è stata la ditta Frittoso Lab di San Benedetto che ha presentato la migliore offerta rispondendo all'appello lanciato dall'Arengo proprio per andare a riaprire, completando i lavori mancanti, quei locali che da decenni ormai sono inutilizzati. E l'aggiudicazione stessa prevede, a scomputo del canone di affitto, la realizzazione del privato che gestirà i locali degli interventi necessari a rendere finalmente fruibili le storiche botteghe.
Il monitoraggio
Un passaggio fondamentale per il quale, ora, l'Arengo monitorerà l'avvio e l'andamento dei lavori affinché si rispettino i tempi e si possa restituire alla città un chiostro ulteriormente rivitalizzato attraverso questi locali con destinazione commerciale a spiccata propensione turistica. La gara per l'aggiudicazione dei locali all'interno del chiostro di San Francesco prevede un canone mensile di 1.625 euro al mese da riconoscere all'Arengo, dal quale però la società aggiudicataria andare a scorporare le spese che dovrà sostenere per il completamento edile dei locali, come previsto dal bando di gara. La gestione è stata affidata per sei anni con la possibilità di rinnovo per altri sei e, nello specifico, i locali assegnati dall'Arengo riguardano complessivamente una superficie di circa 120 metri quadrati. Il costo dei lavori previsti per il completamento dei locali era stato quantificato in 105.mila euro. La destinazione prevista delle botteghe sarà per «esposizione e vendita di prodotti artigianali tipici con degustazione di cibi (tipologia di attività di somministrazione) o di produzione e vendita di prodotti artigianali non alimentari (artigianato artistico o tradizionale)».
Le autorizzazioni
Una matrice, dunque, prettamente orientata al discorso turistico. Questo anche per l'ubicazione di questi locali che è praticamente già di per sé una delle zone di attrattività dei visitatori, considerando che a due passi c'è piazza del Popolo, di fronte c'è il teatro Ventidio Basso e sul lato opposto c'è la sala Cola d'Amatrice. In questa fase, dunque, dovrebbero sbloccarsi i primi lavori, per arrivare possibilmente entro la fine dell'anno - allo sblocco di tutte le autorizzazioni per poi consentire l'apertura dell'attività di somministrazione di alimenti e bevande.
l. marc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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