Ascoli batte Fermo e Macerata e si prende la Soprintendenza

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Giovedì 16 Gennaio 2020, 05:04
L'IMPRESA
ASCOLI Dopo tante sconfitte, aver subito scippi e aver masticato amaro innumerevoli volte, gli ascolani possono per una volta cantare vittoria. La Soprintendenza di Archeologia, belle arti e paesaggio Marche Sud avrà sede ad Ascoli, a Palazzo Panichi che ospita oggi il museo archeologico. L'ufficialità è arrivata nella tarda serata di ieri con una nota ufficiale del ministero dei Beni culturali che chiude quella che fin dalle prime battute aveva assunto le sembianze di una vera e propria partita a scacchi tra la città delle cento torri, Fermo e Macerata che aspiravano anch'esse ad avere il riconoscimento.
La partita a scacchi
Ognuno intento a muovere le proprie pedine e a mettere in campo le proprie armi. Ma a dare una spinta decisiva affinché la scelta del ministro Franceschini ricadesse su Ascoli è stata l'unità d'intenti manifestata dall'intera comunità ascolana. Mai come questa volta, gli esponenti politici di ogni partito, i rappresentanti delle istituzioni ad ogni livello, gli ordini professionali e il mondo dell'associazionismo cittadino hanno fatto fronte comune ed hanno svolto un ruolo importante per conseguire un risultato straordinario per Ascoli e per tutto il territorio Piceno. Un territorio ferito profondamente dal terremoto che da questo riconoscimento può trovare la forza per rialzarsi e cercare di ritrovare lo slancio decisivo per voltare pagina. La presa di posizione dei presidenti degli ordini professionali - Stefano Babini per gli Ingegneri, Dario Nanni per gli Architetti e Leo Crocetti per i Geometri - ha assunto un significato particolare in quanto rappresentanti delle tre categorie che risultano maggiormente coinvolte nell'attività della Soprintendenza e che, proprio per questo, avevano illustrato i punti di forza di un'eventuale scelta di Ascoli come sede per la sezione Marche Sud.
I requisiti
Nella lettera inviata a Franceschini si metteva in evidenza il fatto che «la città di Ascoli è situata in una posizione centrale fra le aree di montagne e costiere, in un territorio il cui tessuto storico, culturale ed artistico si dipana attraverso migliaia di anni dal periodo piceno fino ai giorni nostri. Oggi dopo gli eventi sismici del 2016 e del 2017 che l'hanno collocata nel cratere del terremoto, rappresenta il baricentro dell'area colpita dal sisma». A giocare, inoltre, un ruolo determinante è stata anche l'aver messo a disposizione del Mibact palazzi pubblici che avrebbero potuto ospitare gli uffici a costo zero.
La scelta
Alla fine la scelta della sede è caduta su Palazzo Panichi, che già ospita il museo archeologico statale, a Piazza Arringo nel cuore della città, ritenuta il luogo ideale per ospitare gli uffici dell'ente. La scelta di Ascoli come sede della Soprintendenza Marche Sud potrà avere anche ripercussioni economiche per l'intero territorio dal momento che potrebbe rappresentare un volano per la ricostruzione post sisma che si tramuterebbe anche in opportunità di lavoro per le imprese della zona, i restauratori, gli artigiani che operano nel Piceno. Inoltre, in una fase delicata come quella che si sta vivendo, l'istituzione del nuovo ente rappresenta anche un segnale di vicinanza del governo ad una comunità che troppo spesso si è sentita abbandonata al proprio destino. Da anni è costretta a combattere contro una crisi che ha minato alle fondamenta il proprio tessuto economico, colpita al cuore dal sisma. La decisione del Mibact è un segnale di rivalsa e di riscatto che fa guardare con maggiore ottimismo al futuro.
Luigi Miozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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