Uno guarda le curve tracciate dal bollettino blu del Gores, quello che disegna la

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Martedì 7 Aprile 2020, 05:04
Uno guarda le curve tracciate dal bollettino blu del Gores, quello che disegna la progressione dei campioni positivi al Covid-19, e vede ancora una salita abbastanza ripida, anche se la parabola si è via via addolcita, segno che la progressione dell'epidemia è in frenata. Ma viene da chiedersi come il professor Luca Ceriscioli, insegnante di matematica prestato alla politica, sia arrivato alla conclusione secondo cui, come annunciato ai consiglieri regionali, «il primo di aprile è iniziata la discesa dopo una lunga salita. Abbiamo superato il cosiddetto picco». L'analisi è complessa, come spiega lo stesso governatore: «Ogni mattina con l'epidemiologo guardiamo l'andamento di tutte le curve e non ci basiamo solo sul dato puramente incrementale del numero di contagi. Teniamo conto anche del peso del decremento dovuto a chi è uscito dalla situazione di contagio, cioè quelli che sono purtroppo deceduti e anche i guariti e dimessi». Con questi correttivi, la frenata sarebbe più decisa. «Rispetto alla Lombardia siamo stati a lungo la seconda regione per contagi - ha spiegato -. Eravamo a 7 giorni di distanza dai numeri dalla Lombardia poi l'abbiamo superata nella curva, ossia abbiamo anticipato la fase discendente». Eppure da due giorni la percentuale di crescita dei contagi è tornata a salire. Per Ceriscioli è dovuto all'effetto ritardato dell'analisi dei lotti di tamponi. «Abbiamo un data base - spiega - che ci consente di tener conto della data effettiva a cui si riferisce un campione, attribuendolo correttamente a una certa fase dell'epidemia. Quei dati non sono preoccupanti».
l. s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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