«Una banchina ecologica per il terminal crociere»

3 Minuti di Lettura
Mercoledì 17 Luglio 2019, 05:05
IL PORTO
ANCONA «Ben venga il nuovo terminal crociere, ma ad alcune condizioni». L'associazione Vistamare riconosce «le opportunità economiche e di sviluppo» connesse al banchinamento del fronte esterno del molo Clementino, ma è «preoccupata per le criticità ambientali, logistiche e urbanistiche» che il progetto comporterà. Lo scalo marittimo anconetano non dispone, al momento, di banchine di adeguata lunghezza in grado di garantire l'approdo di grandi navi da crociera di moderna generazione.
Il progetto
L'Autorità di Sistema Portuale intende dunque realizzare un nuovo terminal con il banchinamento del fronte esterno del molo Clementino, per far attraccare le grandi navi, lunghe fino a 350 metri. Il costo complessivo dell'opera è stimato in 22,2 milioni e l'orizzonte temporale considerato è di 52 anni: 2 anni per la realizzazione dell'opera e 50 di operatività del progetto. «Innanzitutto - spiega Antonio Roversi, presidente di Vistamare , prima dell'approvazione definitiva del progetto, è necessario avere un programma cadenzato di soluzioni sulle altre problematiche aperte del porto, come la liberazione del porto storico, la riorganizzazione del porto peschereccio e la liberazione del Mandracchio, la realizzazione del terminal passeggeri all'ex Fiera, il completamento della banchina lineare merci, nuovi spazi per i cantieri minori per il refitting».
Il traffico
Inoltre con il nuovo terminal crociere non dovrà essere sottovalutato «l'aumento del traffico e dell'inquinamento» e l'associazione chiede «l'elettrificazione della nuova banchina, come hanno già fatto Marsiglia, Amburgo e altri porti proprio sui moli dedicati alla crocieristica, richiedendo alle società armatrici analogo impegno di trasformazione sulle nuove navi che vi attraccheranno». «In caso di ritrovamenti archeologici continua Roversi chiediamo la realizzazione di una struttura museale nell'ex ospedale militare, recuperando la struttura antica. E, per rendere effettivi i vantaggi economici alla città, lo svolgimento di una gara per la concessione della banchina sulla base di alcuni criteri, tra cui la realizzazione dei parcheggi necessari all'home-port disponibili anche ai cittadini; l'impegno a reperire almeno il 70% delle forniture a km 0; la gestione tramite mezzi di trasporto non inquinanti dei collegamenti da e per stazione, aeroporto, parcheggi; la vendita e la gestione dei pacchetti turistici relativi alla città, in misura almeno pari a quelli relativi alla regione».
L'impatto
«Per ridurre l'inquinamento sottolinea l'architetto Paolo Pasquini crediamo sia importante che i moli del porto storico vengano liberati dai traghetti. La soluzione sarebbe lo spostamento dei traghetti nell'area che sarà liberata dai silos». Alla fine di settembre Vistamare organizzerà un'assemblea aperta, con la partecipazione di tecnici esterni, con la volontà di informare i cittadini, a cui saranno invitati anche il presidente dell'Adsp Rodolfo Giampieri e l'assessore al Porto Ida Simonella che, interpellata dal Corriere Adriatico, ha detto di voler valutare le proposte dell'associazione di concerto con l'Autorità di sistema portuale. Proprio dal Comitato di gestione dell'Adsp è atteso il via libera definitivo de progetto.
Infatti, il consiglio comunale, ad aprile, ha già dato il nullaosta alla variante Nella relazione dell'Adsp si legge che «il progetto d'investimento rappresenta uno straordinario fattore di sviluppo economico per l'intera area di riferimento generando un flusso di cassa economico-sociale complessivo di 77 milioni».
L'analisi
L'analisi finanziaria stima a regime (dal settimo anno in poi) 130 approdi con un flusso di quasi 400mila crocieristi (tra imbarco/sbarco e in transito) e quasi 70mila membri di equipaggio. «La spesa generata dal traffico crocieristico (in tutte le sue componenti) e il relativo valore aggiunto generato si legge si traducono inoltre in incremento dell'occupazione, generando circa 1.468 unità lavorative». Il progetto del nuovo terminal (2.400 mq) prevede anche una nuova viabilità. Sono previste «due aree di parcheggio alle estremità del molo» e una nuova strada «da realizzare lungo le mura storiche all'interno dell'area Fincantieri» così da collegare il terminal crociere alla viabilità esistente. Prevista anche «la realizzazione di un parcheggio multipiano, nell'area attualmente in uso a parcheggio per gli addetti di Fincantieri, destinato ai crocieristi che sceglieranno di raggiungere l'home port di Ancona con il proprio veicolo».
Micol Sara Misiti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA