Un collegio che, volente o nolente, è finito sotto i riflettori anche dei media

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Giovedì 22 Febbraio 2018, 05:04
Un collegio che, volente o nolente, è finito sotto i riflettori anche dei media nazionali. Sarà per la presenza del ministro dell'Interno Marco Minniti o per quella del grillino Andrea Cecconi ma il collegio uninominale per la Camera di Pesaro-Urbino ha fatto parlare molto di sé durante questa campagna elettorale. E non poteva essere altrimenti considerato che è il collegio dove è candidato il Capo del Viminale.
La presenza big
Il ministro Minniti, fortemente voluto dal sindaco di Pesaro Matteo Ricci, nelle intenzioni dei dem è venuto a dare una mano al centrosinistra in un territorio in cui, stando ai sondaggi iniziali, era in difficoltà. Uomo forte dell'attuale Governo Gentiloni «o - come è stato prontamente ribattezzato dal segretario provinciale del Pd Giovanni Gostoli - il miglior ministro dell'Interno di sempre». I detrattori del Capo del Viminale lo accusano di essere un paracadutato che una volta eletto non si occuperà più dei problemi del territorio mentre lui, nella conferenza stampa per il lancio della sua candidatura, ha replicato svelando la sua grande passione per il basket e annunciando l'arrivo di 30 agenti delle Forze dell'Ordine in più a Pesaro per le celebrazioni del 150esimo anniversario dalla morte di Rossini.
I competitor
Uno dei suoi principali competitor sarà Andrea Cecconi (M5S). I suoi avversari politici lo hanno definito il candidato fantasma dato che da quando è stato travolto dal caso delle mancate restituzioni degli stipendi dei parlamentari del Movimento 5 Stelle non si è più visto sul territorio. È uscito dai social salvo un post su Facebook in cui annunciava un suo passo indietro. Ma Cecconi, che nel frattempo è stato scaricato anche dal leader Luigi Di Maio, è capolista anche al proporzionale dunque ha già un piede e mezzo in Parlamento. Una volta eletto dovrà di sua spontanea volontà presentare le dimissioni e l'Aula dovrà accettarle. Nel caso poi dovesse vincere la sfida nel collegio uninominale e le dimissioni dovessero venire accettate il collegio di Pesaro Urbino dovrebbe tornare a votare per eleggere il suo sostituto alle elezioni suppletive. La candidata del centrodestra è invece la consigliera comunale di Pesaro Anna Renzoni (Fi): imprenditrice, laureata in lingue e letterature straniere è in Forza Italia sin dal 1994. Liberi e Uguali schiera l'ex assessore provinciale Daniela Ciaroni. La 58enne di Vallefoglia potrà contare sul sostegno di diversi ex dem.
Leu e la sinistra
Tra cui spicca l'ex sindaco Oriano Giovanelli che, in un primo momento, sembrava interessato ad una candidatura. Poi non se n'è fatto più niente. Casa Pound schiera il coordinatore locale del partito, di origine sarde, Christiano Demontis mentre Potere al Popolo punta su Giuseppina Severi di Gabicce. A completare il roster delle candidature la giovane Erica Balestra (31 anni) per il Partito Comunista, Giovanni Mazzotta per il Popolo della Famiglia, Stefano Tontini per Partito Valore Umano e Dalibor Cvejic per Lista del Popolo per la Costituzione fondato da Antonio Ingroia.
Le criticità del territorio
I parlamentari eletti dovranno portare a Roma le istanze di un territorio pesantemente provato dalla crisi economica che, anche se i primi valori economici iniziano a mostrare timidi segnali di ripresa, registra un tasso di disoccupazione preoccupante. Alcune criticità le ha evidenziate anche il segretario provinciale della Cna Moreno Bordoni. «La ripresa nei territori non è così forte e sentita - dice - C'è preoccupazione diffusa e la pressione fiscale è al 61,2%. Praticamente lavoriamo per pagare lo Stato fino al 19 agosto. Senza contare l'eterno problema della burocrazia».
l. f.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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