Traghetti nell'area dei silos Giampieri ci sta lavorando

3 Minuti di Lettura
Giovedì 12 Luglio 2018, 05:04
L'URBANISTICA
ANCONA «Abbiamo già avviato un lavoro serio per riprogettare una delle aree più importanti per lo sviluppo del porto. Un'azione da portare avanti con gli operatori commerciali e il Comune perché abbiamo un'opportunità unica per ridisegnare lo scalo dei prossimi decenni. E l'ipotesi di spostare i traghetti nell'area ora occupata dai silos è una delle più forti». Rodolfo Giampieri, presidente dell'Autorità portuale del sistema dell'Adriatico centrale, ha già dato mandato ai suoi uffici di avviare l'elaborazione dei punti di forza e criticità del nuovo assetto dell'area sud del porto.
La svolta
L'attenzione è incentrata su quei 33mila metri quadri che dal 1° gennaio 2020 saranno liberi dalla presenza dei 346 silos. A cui aggiungere i 49mila metri quadri dell'area ex Bunge per i quali ha ripreso vigore il negoziato per l'acquisto e la riconversione del sito. Il possibile spostamento dei traghetti, caldeggiato dall'imprenditore Alberto Rossi su queste colonne, trova punti d'incontro in Ap, Comune e associazioni.
L'opportunità
«Siamo di fronte a un'opportunità unica per ridisegnare una zona importantissima per lo sviluppo del porto multiuso ma anche della possibilità di proseguire il progetto di recupero di quel rapporto scalo-città avviato con l'operazione del porto antico - sottolinea il presidente dell'Ap Giampieri - Dobbiamo prender, d'intesa con gli operatori del porto, decisioni importanti per questo scalo. Serve coraggio e decisione, avendo una visione d'insieme di quello che potrò essere il proto da qui in poi. L'idea di spostare nell'area silos i traghetti è una delle più forti, ma questa scelta dovrà necessariamente essere inserita nell'elaborazione del nuovo Piano regolatore cos' da poter mettere a sistema tutto le azioni che potranno essere messe in gioco». Il timore degli operatori portuali e delle categorie economiche è che si arrivi troppo a ridosso dell'eventuale data di abbattimento dei silos senza le idee chiare. «C'è sempre bisogno di creare i presupposti perché certi sogni diventino realtà - sottolinea Giampieri - Nel caso dell'area silos c'è un dato certo: la decisione del Comitato di gestione di non rinnovare le licenze ai due concessionari. Da qui si parte. E su ogni ragionamento bisognerà valutare, così abbiamo iniziato a fare, ciò che serve per raggiungere determinati obiettivi e quali sono i potenziali ostacoli. Un esempio? Studiare un'eventuale viabilità interna che permetta di arrivare e partire alla nuova area traghetti senza ripercussioni. O valutare dove e come posizionare i necessari servizi legati a quel settore. Proprio per questo l'incontro e il coinvolgimento di tutte le imprese, le agenzie e gli operatori avverrà a settembre per facilitare la valutazione, ragionare sull'area dei silos ma anche su tutto il Piano regolatore».
Lavoro e ambiente
Mantenendo fermo un altro punto: la tutela delle 12 persone occupate negli impianti da dismettere e forte attenzione alla tutela dell'indotto. «Non solo. L'obiettivo - afferma il presidente Ap - è di dare il via con i nuovi assetti a un effetto moltiplicatore dei posti di lavoro». L'eventuale trasloco dei traghetti nell'area silos avrebbe anche importanti ripercussioni sul paino ambientale. I traghetti sarebbero pi lontani dal centro città, auto e tir dovrebbero accorciare i percorsi per arrivare o ripartire dai traghetti. «La sostenibilità ambientale del porto è una delle azioni su cui abbiamo gi à iniziato a lavorare - sottolinea Giampieri - Accorciare di un paio di chilometri il tragitto da e per le navi ad ogni singola macchina o camion potrebbe avere importanti ripercussioni ambientali».
Il Comune
«Per il futuro uso dell'area silos una delle ipotesi percorribili è quella dello spostamento dei traghetti, se tutti o una parte si vedrà - afferma l'assessore al poto Ida Simonella - In fondo quella è la previsione già contenuta nel Piano regolatore. Quegli spazi sono molto importanti, ma tutte le decisioni saranno prese di concerto tra l'autorità portuale, il Comune e tutti gli operatori. Di sicuro la decisione del Comitato di gestione di non rinnovare le due concessioni per la gestione dei silos va nella direzione di ragionare sul medio-lungo termine per il potenziamento dello scalo». L'abbattimento dei silos cancellerà anche le opere degli artisti di street art, Blu ed Ericailcane, realizzate sui silos durante la manifestazione Popup nel 2008. «Assieme al Comune - assicura Giampieri - prenderemo contatto con gli artisti, ci confronteremo con loro, valuteremo la cosa, e di sicuro proporremo loro nuove realizzazioni proprio nell'area portuale, che anche grazie alla street art è un luogo unico e suggestivo».
Massimiliano Petrilli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA