«Tocca a te». «No a te» E nessuno spazza via la discarica abusiva

3 Minuti di Lettura
Venerdì 20 Aprile 2018, 05:05
IL CASO
ANCONA Dunque da almeno un mese Comune di Ancona, Regione Marche e altri enti sono perfettamente a conoscenza della presenza di una discarica abusiva davanti ai cancelli dell'ex sede Assam, sul bordo della strada che sale verso la parte più alta di via Alpi. Ma nessuno aveva informato Anconambiente, la società partecipata a cui è affidata l'igiene urbana, che soltanto ieri mattina ha ricevuto una segnalazione in proposito dal comitato spontaneo Posatora Nostra. Ma non basta ancora, perché siccome i rifiuti sono stati abbandonati in un'area di proprietà della Regione, dopo aver divelto le catenelle che delimitavano la zona privata. Affinché Anconambiente intervenga, spiegava ieri la società, «è necessaria una richiesta cui segue relativo preventivo».
La prima segnalazione
Il Comune fa sapere di aver già individuato e sanzionato i responsabili dell'abbandono fuorilegge di rifiuti, ma dal 20 marzo (quando la Regione ha segnalato la presenza della discarica) a oggi non c'è stato ancora modo di rimuovere i cumuli di immondizia e detriti laterizi lasciati in modo indiscriminato in una delle zone panoramiche più belle di Ancona, dove si scorgono vedute mozzafiato sul golfo e sul porto. E se da una parte siamo di fronte a un evidente rimpallo di responsabilità tra l'amministrazione civica e quella regionale su chi debba preoccuparsi della pulizia dell'area, la situazione di via Alpi smaschera un fianco scoperto del servizio di nettezza urbana.
Gli abbandoni fuorilegge
C'è una zona grigia, quella dell'abbandono indiscriminato dei rifiuti ingombranti, dove non sempre si riesce a trovare rimedi tempestivi alla maleducazione degli utenti che, anziché recarsi ai CentrAmbiente o richiedere il servizio per il ritiro a domicilio, s'arrangiano alla meglio, lasciando vecchi mobili, bici arrugginite e scatoloni formato famiglia accanto ai cassonetti della differenziata o peggio ancora dove capita, com'è successo in via Alpi. Capita ad esempio, come sta accadendo dal 9 aprile in via Berti, la strada che sale verso la redazione del Corriere Adriatico, che un armadio e una credenza abbandonati insieme a un materassino stiano fermi lì da quasi due settimane, nonostante il passaggio quotidiano di mezzi e uomini di Anconambiente addetti al ritiro della differenziata. Nessuno li ha visti?
La rimozione in dieci giorni
Eppure dal giugno dell'anno scorso Anconambiente ha potenziato la rete di controlli, prevedendo oltre alle segnalazioni che arrivano da cittadini anche quelle dei propri operatori. «Dalla verifica giornaliera dei servizi sul territorio - spiega la Spa dei rifiuti - talvolta emerge il malcostume di abbandonare i rifiuti ingombranti nei pressi delle postazioni di contenitori e la mancata consegna presso i CentrAmbiente di via del Commercio o di Posatora». Il servizio di raccolta degli ingombranti ora è coperto tre volte la settimana nel turno mattutino, su percorsi organizzati in base alle segnalazioni arrivate dagli utenti e dagli operatori del porta a porta. Ma Anconambiente «con l'implementazione di questo servizio intende effettuare una raccolta giornaliera su postazioni predefinite consentendo un maggiore controllo del territorio al fine di scongiurare l'impatto visivo negativo dovuto alla presenza di materiale abbandonato». La società dell'igiene urbana s'impegna a rimuovere gli ingombranti entro una decina di giorni dalla segnalazione, ma non sempre l'obiettivo è raggiunto, come si nota in via Berti. «A volte dieci giorni non bastano anche per motivi di sicurezza degli operatori - spiegano ad Anconambiente -. Bisogna capire bene cosa c'è dentro i contenitori, per escludere che ci siano sostanze tossiche. E poi ci sono zone della città dove purtroppo non si fa in tempo a rimuovere rifiuti ingombranti che subito dopo rispuntano».
L'impasse tra enti
Sul caso di rifiuti all'ex Assam si rischia un'impasse istituzionale. L'amministrazione comunale mercoledì ha spiegato di essersi attivata già da tempo «per arginare la discarica abusiva creatasi di fronte all'immobile» aggiungendo che i vigili ambientali erano intervenuti, identificando i due proprietari dei rifiuti abbandonati nell'area, già multati dal comando della polizia locale. L'ufficio Ambiente del Comune ha chiesto alla Regione Marche di procedere alla recinzione dello spazio esterno allo stabile ex Assam, «onde evitare ulteriori abbandoni» di rifiuti, la cui rimozione, precisa il Comune, «è a totale carico di Assam ed Anconambiente». Ma l'assessore regionale al Patrimonio Fabrizio Cesetti sottolinea che la Regione è già intervenuta «denunciando il fatto e invitando, con una nota del 20 marzo, le autorità competenti alla rimozione dello scarico abusivo di materiali che si trova all'esterno del complesso immobiliare e interessa la pubblica via».
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA