Si viene subito circondati, specie nei giorni di mercato, da parcheggiatori abusivi

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Lunedì 20 Novembre 2017, 05:00
Si viene subito circondati, specie nei giorni di mercato, da parcheggiatori abusivi che, con le buone o con le cattive, riescono sempre a farsi sganciare qualche monetina. Chi non vuol correre il rischio di ritrovarsi la portiera rigata, preferisce lasciare un'offerta: una specie di tassa sulla sicurezza.
I controlli
La polizia municipale interviene, ma è tutto inutile: i parcheggiatori si allontanano, ma 10 minuti dopo sono di nuovo lì al loro posto. Stesso discorso vale per i vu' cumprà. Sono rapidissimi nel fare e disfare le loro bancarelle abusive all'arrivo dei vigili. Qualcuno si spinge oltre e a fine giornata, nella speranza di arrotondare, prova a vendere giubbotti e vestiti contraffatti anche all'interno del mercato coperto. Qui la situazione è sempre più critica. Gli operatori devono farsi in quattro per garantire le basilari condizioni igieniche e il problema è che c'è sempre meno gente che viene a fare spesa da queste parti. La struttura è vecchia, fatiscente e poco accogliente nonostante l'impegno di chi ci lavora. Servirebbe un restyling immediato. Da giorni la porta principale elettronica è rotta, nessuno l'ha ancora riparata e di notte resta aperta, con tutte le conseguenze del caso. Col tempo diversi commercianti se ne sono andati e hanno lasciato spazi vuoti a cui nessuno è interessato. Ma anche chi bussa alle porte del Comune per averli è costretto a temporeggiare: c'è un progetto in cantiere e finché non andrà in porto, i locali sfitti non verranno assegnati. Ma i veri guai arrivano al calar del sole, quando piazza d'Armi diventa terra di nessuno. Ormai l'hanno conquistata pusher e sbandati. Il loro punto d'incontro è il caseggiato diroccato (di proprietà di un privato) in fondo all'ex campo sportivo, dove qualcuno trascorre anche la notte a giudicare dalla presenza di materassi, stracci e avanzi di cibo. C'è pure uno scooter malridotto, che qualche senzatetto deve usare per gli spostamenti. L'ingresso sarebbe vietato, ma si passa liberamente da un punto in cui la recinzione è divelta. Qui, dove di recente i vigili del fuoco hanno domato un incendio, i drogati vengono a bucarsi anche di giorno e lo smercio di eroina avviene alla luce del sole. A terra c'è un tappeto di siringhe, le stesse che vengono trovate a mucchi nei bagni pubblici alle spalle del mercato, ridotti in condizioni penose e spesso teatro di drammi umani: due 50enni trovati senza vita l'anno scorso per una dose di eroina tagliata male, in quest'angolo del Piano piombato da tempo nella penombra.
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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