Portava un caffè al collega morto travolto dal bobcat

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Giovedì 16 Gennaio 2020, 05:05
LO CHOC
ANCONA Una morte bianca nel cantiere maledetto, quello appena ripartito dopo un'attesa infinita. Una tragedia che colpisce dritto al cuore perché Pasquale non era solo un marito amorevole e un padre di famiglia, ma anche un lavoratore impeccabile e un uomo buono: stava portando un bicchierino di caffè - almeno così sembra dai primi riscontri - al collega che guidava un bobcat quando è stato travolto dal braccio meccanico.
La ricostruzione
Un gesto gentile ripagato con una morte atroce, come purtroppo ne avvengono tante nel nostro Paese: tre al giorno, secondo l'ultimo rapporto Inail. Ma il dramma che si è consumato ieri mattina nel cantiere del nuovo ospedale Inrca all'Aspio di Camerano ha dell'assurdo: Pasquale Marigliano, 48 anni (ne avrebbe compiuti 49 tra pochi giorni), originario di Casavatore, paese dell'hinterland napoletano con il record di suolo urbanizzato (il 90%), è morto per una tragica fatalità. Il suo collega, un 29enne d'origine albanese ma residente nell'Anconetano, non si sarebbe accorto della sua presenza e avrebbe involontariamente diretto la benna del bobcat contro di lui. L'impatto al volto è stato tremendo, l'ha quasi decapitato. Subito i colleghi presenti nel cantiere hanno lanciato l'allarme. La centrale operativa del 118 ha inviato sul posto l'automedica di Torrette, un mezzo della Croce Gialla di Camerano e l'eliambulanza. I soccorritori hanno fatto il possibile, ma le condizioni del 48enne erano disperate e ogni cura si è rivelata inutile.
Le indagini
Dalle 9.15, quando si è verificato il terribile incidente, un via vai di mezzi di soccorso e pattuglie dei carabinieri ha affollato l'ingresso dell'area cantieristica su via degli Zingari. Le indagini sono affidate ai carabinieri di Camerano e della Compagnia di Osimo, guidati dal maggiore Luigi Ciccarelli. La procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo: l'unico indagato, al momento, è il 29enne albanese alla guida del bobcat. Il mezzo è stato sequestrato, mentre la salma dell'operaio napoletano è a disposizione dell'autorità giudiziaria per l'autopsia che verrà disposta dal pm Irene Bilotta.
Gli accertamenti
Secondo i primi accertamenti del medico legale e del personale dell'Ufficio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell'Asur, non si è trattato di schiacciamento, ma di un devastante trauma facciale che non ha lasciato scampo a Marigliano. Insieme al collega, lavorava per conto della Blg Costruzioni, una ditta subappaltatrice abruzzese, con filiale a Ripatransone. La vittima era impegnata nel montaggio dell'armatura metallica con tre colleghi e ad altri di un'azienda che fornisce il materiale ferroso. Sono stati tutti interrogati dagli investigatori per ricostruire la dinamica dell'infortunio, incluso il 29enne che guidava l'escavatore e, sotto choc, ha ribadito di non essersi accorto della presenza del collega. Le indagini coinvolgeranno tutta la filiera del cantiere per accertare eventuali responsabilità a monte da parte di chi cura la direzione dei lavori e coordina la sicurezza. Non è stato invece sequestrato il cantiere infinito, dove erano ripresi da poco i lavori di costruzione del nuovo Inrca-Ospedale di Rete Zona Sud Ancona, nell'ambito di un progetto da 79,5 milioni proceduto a singhiozzo sin dal 2008 a causa di fallimenti in serie.
Il dolore
«Il cantiere non si fermerà, ma adesso è solo il momento del dolore - dice il dg dell'Inrca, Gianni Genga - Esprimo il cordoglio dell'istituto alla famiglia, agli amici e ai colleghi della vittima di questo tragico incidente. Sono giorni importanti per un cantiere che viviamo come la nostra seconda casa e questo dramma ci lascia senza parole».Il governatore regionale Luca Ceriscioli su Facebook si è detto «addolorato per la morte dell'operaio, i miei pensieri e la mia solidarietà vanno alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di lutto e cordoglio. Auspichiamo che presto si faccia piena luce sull'accaduto». Antonio Mastrovincenzo, presidente del Consiglio regionale: «Ancora un'assurda tragedia sul lavoro nel nostro territorio. Un'altra persona, un operaio che perde la vita in un cantiere a Camerano. Condoglianze alla sua famiglia».
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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