Partiti, partitini e cespugli in cerca di identità per rafforzare le coalizioni

3 Minuti di Lettura
Domenica 19 Luglio 2020, 05:04
Partiti, partitini e cespugli in cerca di identità per rafforzare le coalizioni e giocare la partita più difficile degli ultimi 50 anni alle Regionali di settembre. Nelle Marche la situazione è ancora fluida, lo scacchiere non è stato ben definito anche perché il tempo non manca per presentare le liste con i candidati, che devono essere ufficializzate nel periodo agostano. Il centrosinistra è al lavoro per la formazione della lista del presidente Maurizio Mangialardi: il nome è stato anticipato nei giorni scorsi, Insieme Marche, ma la composizione è ancora in divenire. Di certo si sa che al suo interno confluiranno nomi della società civile e amministratori che hanno sostenuto il sindaco di Senigallia nel percorso verso le Regionali. Anche Azione dovrebbe farne parte con un candidato d'eccezione: l'ex questore di Ancona Italo D'Angelo, che potrebbe essere affiancato dal consigliere comunale dorico Tommaso Fagioli, uscito dal Pd lo scorso febbraio per aderire alla creatura politica di Calenda.
Le formazioni
Presente pure ciò che resta de Le nostre Marche, ovvero il suo presidente Stefano Ghio di Civitanova: la lista civica infatti dopo una partenza scoppiettante si è dispersa in altre aggregazioni. Una di queste, la più corposa, è Il Centro: la compongono Presenza popolare dell'assessore regionale Loretta Bravi, Popolari Marche (ovvero la parte dell'Udc rimasta nel centrosinistra), Liste civiche Marche, Riformisti solidali, nuova Dc di Palumbo e una parte di Demos. In pausa di riflessione i Repubblicani e quello che rimane di Alleanza per l'Italia, il movimento politico creato da Rutelli. Nel frattenoi i renziani di Italia Viva hanno avviato contatti con la parte più corposa di Demos e il progetto politico riformista sarebbe anche a buon punto, non fosse per l'incognita socialisti che ancora non hanno le idee chiare sul da farsi. La decisione dell'assessore al Turismo Moreno Pieroni di non ricandidarsi per le Regionali - scegliendo invece la sfida per il Comune di Loreto -, ha scombinato le carte in tavola.
La doppia scelta del Pd
Risultato: il Psi sarebbe davanti a una doppia scelta, preparare una lista propria oppure confluire in quella del presidente. Lavori in corso pure per RinasciMarche, raggruppamento di Verdi, + Europa e Civici di Bianchini: quest'ultimo non scenderebbe in campo personalmente e lascerebbe spazio a Guido Sanpaolo di Osimo. Infine, fresca fresca di formazione la nuova Lista composta dagli Art.1. Busilacchi e Montesi con i fuoriusciti dei 5 Stelle Maggi e Pergolesi. L'obiettivo, informa una nota, è «rimediare all'immobilismo dei pentastellati pungolando il Pd nelle decisioni importanti per i marchigiani». Si punta apertamente non solo a ricreare il cosiddetto «Laboratorio Pesaro», dove la consigliera comunale ex M5s Francesca Frenquellucci è entrata nella giunta guidata dal sindaco Matteo Ricci (Pd), con la delega all'innovazione, per realizzare il programma sul quale ha chiesto il voto, «che sarebbe altrimenti rimasto su carta, ma anche e soprattutto a far diventare questo progetto uno strumento di unità capace di coinvolgere il mondo dell'ambientalismo, del lavoro, della società civile, per tanti elettori delusi che chiedono un'alternativa seria e innovativa».
E il centrodestra?
Il centrodestra dal canto suo non sta con le mani in mano. Il candidato Francesco Acquaroli probabilmente non avrà una lista del presidente. Ma almeno due liste civiche. Oltre ai tre schieramenti di vertice: Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia, Acquaroli ha incassato nelle scorse settimane il consenso dell'Udc. Dal senatore Saccone al consigliere regionale uscente Luca Marconi fino alla condivisione del percorso con Vittoriano Solazzi, presidente del consiglio nello Spacca II, e il sindaco uscente di Loreto Paolo Niccoletti. C'è movimento anche più in basso. La lista Civici per il territorio per Acquaroli presidente dovrebbe presentare diversi amministratori: in prima fila ci sarà il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi così come viene dato per sicuro il vice sindaco di Mogliano, l'ortopedico Flavio Zura. È la lista su cui stava lavorando l'imprenditore matelicese Aroldo Curzi Mattei e che anche nel pesarese starebbe raccogliendo adesioni interessanti. L'altra civica sarebbe di area laico-movimentista: dietro alla quale ci sarebbe l'ex deputata ascolanagrillina Rachele Silvestri. Passata al gruppo misto a gennaio Silvestri coordinerebbe un gruppo di attivisti pronti a sostenere Acquaroli. Da verificare la consistenza in termini di candidature di Noi con l'Italia, annunciata in settimana.
Maria Teresa Bianciardi
Andrea Taffi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA