Nel bando per la progettazione il Comune aveva indicato le zone da illuminare lungo

2 Minuti di Lettura
Mercoledì 18 Settembre 2019, 05:05
Nel bando per la progettazione il Comune aveva indicato le zone da illuminare lungo la direttrice Arco Portuale Storico e i capisaldi da valorizzare con la nuova illuminazione scenografica. La soluzione proposta dai progettisti guidati dallo studio Sardellini Marasca ha aggiunto un'illuminazione dinamica anche per il vecchio Faro, per la cupola degli Scalzi e per alcune parti delle mura della Cittadella, dove c'è un vecchio impianto di illuminazione spento e oscurato chiome di alberi, che si propone di potare per rendere di nuovo visibile e illuminata la fortezza cinquecentesca del Sangallo.
Commercianti soddisfatti
Il lavoro fatto in conferenza di servizi ha poi tolto e aggiunto qualcosa, senza però modificare l'impianto originario dei progettisti. Il Comune ad esempio, raccogliendo le istanze dei commercianti di corso Mazzini, che si lamentavano per l'oscurità, ha fatto inserire nel progetto una prosecuzione delle luci che rischiarano la piazza davanti alle Muse, anche sul corso vecchio almeno nella parte bassa salendo fino a piazza Roma. Ritocchi anche per l'illuminazione di via XXIX Settembre, dove le soluzioni progettuali proposte (con dei pali ricurvi che richiamano le vele di una barca) si adegueranno alla necessità di non aggiungere altri sostegni a quelli già esistenti per la filovia. E i pali saranno predisposti anche per accogliere maxi stendardi che guideranno il pubblico verso la Mole in occasione di mostre o grandi eventi.
Su input della Capitaneria di porto, sono stati apportati correttivi per conciliare l'esigenza scenografica con quella della sicurezza delle navi in manovra. Così non saranno più realizzati i grandi portali illuminati previsti vicino alle banchine e nella zona del porto antico le nuove luci non dovranno interferire con quelle del ciglio banchina e saranno arretrate a ridosso del percorso pedonale rosso.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA