MULTE FINO A 400 EURO «RESPONSABILIZZARE I CITTADINI MARCHIGIANI»

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Domenica 4 Ottobre 2020, 05:05
IL PRIMO ATTO
ANCONA Un inizio di mandato decisamente in salita per il neo governatore Francesco Acquaroli che ieri, come primo atto da comandante in capo, ha convocato a palazzo Raffaello i vertici regionali della Sanità per fare il punto sull'aumento dei contagi da Covid-19 nelle Marche. Riunione operativa preceduta da un incontro alla Confartigianato durata un paio di ore che si è conclusa con la decisione di emettere un'ordinanza per estendere l'obbligo di utilizzo della mascherina all'intera giornata, anche all'aperto, nel caso di assembramenti (finora era obbligatorio dalle 18 alle 6 del mattino successivo). Per i trasgressori multe di 400 euro.
Il giro di vite
Provvedimento attivo già da oggi, a cui si aggiunge anche la messa a disposizione di tamponi rapidi per le scuole, così da poter tenere sotto controllo l'eventuale aumento dei casi. Per la prima volta all'ottavo piano del palazzo della Regione, seduto sulla poltrona che fu di Luca Ceriscioli, il presidente Acquaroli si è confrontato con la dirigente del Servizio sanitario regionale Lucia di Furia, i direttori generali delle quattro aziende ospedaliere Nadia Storti per l'Asur, Michele Caporossi per Torrette, Maria Capalbo per Marche nord e Gianni Genga per l'Inrca , e la segretaria generale Deborah Giraldi, affiancato dalle colonne del suo entourage Fabio Pistarelli, spin doctor della campagna elettorale, e Mario Becchetti, entrambi con buone probabilità di avere un posto nello staff.
Il contenimento
Non un ingresso soft in quello che sarà il suo ruolo di guida della Regione, insomma: con la pandemia che si impone come primo punto in agenda, il tempo per acclimatarsi è già finito. «Una delle priorità per tutti i cittadini marchigiani - ha infatti esordito Acquaroli - è tenere sotto controllo l'evoluzione del Covid senza creare allarmismi, ma pronti ad affrontare una ripresa della pandemia che sta interessando anche il nostro territorio. È necessario esaminare i dati epidemiologici per capire quali provvedimenti prendere. Insieme alle autorità sanitarie, abbiamo valutato l'opportunità di una ordinanza che, a partire dalle ore 00 del 4 ottobre, renderà obbligatoria la mascherina, durante l'intera giornata su tutto il territorio regionale oltre che come già previsto nei luoghi pubblici al chiuso, anche all'aperto, negli spazi di pertinenza dei luoghi e locali aperti al pubblico, nonché negli spazi pubblici (piazze, slarghi, vie, lungomari, ecc) in caso di formazione di assembramenti anche di natura spontanea e/o occasionali. Per assembramento specifica poi in un post sul suo profilo Facebook , si intende ogni agglomerato con più di due persone dove non è possibile mantenere la distanza di sicurezza di almeno un metro». L'obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei 6 anni, per i portatori di patologie incompatibili con l'uso della mascherina e durante l'esercizio di attività motoria e/o sportiva.
L'obiettivo
Un'ordinanza che allinea le Marche alle decisioni analoghe prese da Lazio e Basilicata. «L'intento non è quello sanzionatorio - precisa il governatore -, ma di una responsabilizzazione di tutti i cittadini: ognuno di noi può contribuire alla prevenzione sulla quale dobbiamo continuare a tenere alta la guardia». Prevenzione che diventa fondamentale per la tenuta degli ospedali, travolti nelle fasi iniziali della pandemia. Ed anche il Covid hospital di Civitanova rientra nel quadro della gestione dell'emergenza: «Nessuna pregiudiziale ideologica puntualizza Acquaroli . Con gli operatori faremo una valutazione tecnica costante e stabiliremo i criteri in base ai quali valutare l'eventuale riapertura. Al momento la situazione resta sotto controllo: sono quattro i pazienti ricoverati in terapia intensiva e due in subintensiva. Abbiamo verificato, in ogni caso, che due moduli del Covid Center, con 28 posti letto, sono pronti all'utilizzo, il sistema di sorveglianza è attivo e i macchinari vengono controllati costantemente. La struttura c'è: speriamo che non serva, ma se dovesse servire la utilizzeremo».
Martina Marinangeli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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