«Moderati come questa regione Vedrete, saremo determinanti»

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Sabato 11 Luglio 2020, 05:05
L'INTERVISTA
Sfrutta il potere della sintesi Francesco Battistoni. Il commisario regionale di Forza Italia dal sì di Fabrizio Ciarapica, sindaco di Civitanova corteggiatissimo dal centrodetra, deduce la formula azzurra: «È la dimostrazione che sapppiamo attrarre moderati e civici».
E questa capacità secondo lei che peso avrà sul risultato delle prossime regionali?
«Determinante, perché le Marche hanno una tradizione democratica e cattolica. Di questo sono fermamente convinto».
In uno scenario che, per la prima volta dà il centrodestra in vantaggio sul centrosinistra, quale percentuale pensate di ottenere all'interno della coalizione?
«Lo ribadisco: il nostro obiettivo è tornare a essere il secondo partito del centrodestra».
Scusi se insisto, in termini percentuali cosa vi aspettate?
«Non mettiamo limiti alla divina provvidenza».
Fabrizio Ciarapica prende la tessera del partito, ma non scioglie le riserve su una sua possibile corsa nella lista forzista alle prossime regionali. Un problema suo o vostro?
«Di nessuno: noi l'abbiamo proposto, lui sta valutando. È una risorsa importante e se vorrà essere nella nostra lista ne saremo ben felici».
Risorsa perché? Definisca i contenuti dell'affermazione.
«Lo ha scritto chiaro il presidente Berlusconi, nella lettera di benvenuto che ha inviato a Fabrizio. È un sindaco dalle capacità indiscusse, che è riuscito a strappare al malgoverno un'amministrazione storicamente di sinistra. Civitanova dopo il passaggio agli azzurri è diventata un punto di riferimento per tutta la costa marchigiana».
Dal micro al macro-cosmo. La scelta di entrare nel partito è nata dalla città che cambia?
«Certo, rappresenta un modello vincente da seguire. La crescita che ha avuto in questi tre anni rispetto alla precedente amministrazione Corvatta è sotto gli occhi di tutti».
Berlusconi sottolinea che dopo 27 anni di malgoverno della sinistra avete un'opportunità storica, quella di cambiare il governo delle Marche. Da dove nasce la vostra convinzione?
«La sinistra è concentrata solo sul potere e il Movimento 5 Stelle non ha una classe dirigente adeguata. E in più c'è la grande voglia di cambiamento dei marchigiani ».
Gli elementi che secondo lei penalizzano la crescita di questa regione?
«L'inadeguatezza infrastrutturale, causata dalla mancanza di investimenti e di programmazione. L'incapacità di spesa dei fondi che l'Europa mette a disposizione delle Regioni. La gestione negligente del post-sisma del 2016 che ha causato, e continua a causare, contraccolpi sociali ed economici devastanti. Le bellezze di questa terra sono state del tutto mortificate».
Vi siete piazzati ai nastri di partenza delle Regionali con un indiscutibile vantaggio sugli avversari. Non trova che il tira e molla sulla scelta di Acquaroli-candidato vi abbia penalizzato?
«No, perché una riflessione più attenta permette poi di fare una campagna elettorale più compatta. E poi, mi permetta...».
Prego.
«Dall'altra parte c'è un candidato che si vergogna di mettere sui manifesti elettorali i simboli delle forze che lo sostengono».
m. c. b.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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