Mascherine e guanti per lo spoglio Rinunciano presidenti e scrutatori

3 Minuti di Lettura
Domenica 20 Settembre 2020, 05:05
LE REGOLE
Percorsi dedicati per entrare ed uscire dai seggi, mascherine sul volto sia per gli elettori sia per presidenti e scrutatori: igienizzazione continua perché la prudenza non è mai troppa, distanze e massima attenzione per scongiurare gli assembramenti. E lo spoglio delle schede sarà fatto con i guanti. Che fossero elezioni atipiche, segnate dalle misure anti-Covid, lo si sapeva ormai da tempo. Ma proprio la paura dei contagi all'interno dei locali preposti alle operazioni di voto ha causato una serie di defezioni tra chi è stato chiamato per la due giorni elettorale. Ad Ancona, per esempio, hanno rinunciato 30 presidenti di seggio su 100, oltre a qualcuno che aveva fatto un passo indietro già prima del 14 settembre.
Le rinunce
Alto tasso di defezioni anche tra gli scrutatori: 220 su 400 nel capoluogo dorico. Ad Ascoli Piceno hanno rinunciato 30 presidenti su 54 e 45 scrutatori su 212, tutti sostituiti. Nella città di Pesaro, invece le defezioni sono in linea con le medie degli altri anni. Le regole imposte per un Election day in sicurezza sono tante, ma non impossibili da applicare. Intanto, per recarsi alle urne, l'elettore deve indossare la mascherina e, dopo essersi recato in cabina ed aver votato e ripiegato la scheda, provvederà ad inserirla personalmente nell'urna. Non senza essersi igienizzato le mani all'ingresso del seggio e al momento del ritiro della scheda e della matita: completate le operazioni di voto, è consigliata una ulteriore detersione delle mani prima di lasciare il seggio.
I divieti imposti
Non si può entrare ai seggi in caso di febbre sopra i 37,5 gradi e all'interno bisognerà rispettare la distanza interpersonale di un metro. Anche l'accesso agli spazi comuni è contingentato, con la previsione di un'aerazione continua dei locali, di un tempo ridotto di sosta all'interno di tali spazi e con il mantenimento della distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone che li occupano: l'uso dell'ascensore deve essere regolamentato nel rispetto delle regole di distanziamento. Le persone in quarantena, in isolamento fiduciario o sottoposte a trattamento domiciliare, dovranno chiedere al proprio Comune di residenza di poter esercitare il diritto di voto presso il domicilio. Al modulo, disponibile nel sito internet dei Comuni, dovrà essere allegata una copia di un documento di identità valido e un certificato, rilasciato dal medico dell'azienda sanitaria locale che attesti l'esistenza delle condizioni prescritte. Sono state previste sezioni elettorali ospedaliere nelle strutture sanitarie con posti letto da 100 a 199 che ospitino reparti Covid.
Le procedure nel segreto dell'urna
Per quanto concerne le Regionali, l'elettore esprime il suo voto per una delle liste provinciali tracciando un segno nel relativo rettangolo. L'elettore può esprimere fino a due preferenze: in questo caso, devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Qualora l'elettore esprima il suo voto soltanto per una lista provinciale, il voto si intende validamente espresso anche a favore del candidato presidente collegato alla lista stessa. La preferenza del candidato consigliere può essere espressa indicando sia solo il cognome sia cognome e nome. Si può anche esprimere soltanto il voto per il candidato governatore, senza alcun voto di lista, tracciando un segno sul simbolo o sul nome del candidato prescelto. In tal caso, il voto si intende validamente espresso anche a favore della coalizione alla quale il candidato presidente votato è collegato. Nelle Marche, la legge elettorale non prevede il voto disgiunto, dunque sono nulli i voti espressi a favore di una lista provinciale e di un candidato governatore non collegato alla lista stessa.
La scelta del candidato
Per le Comunali, nei Comuni fino a 15 mila abitanti, il cittadino può votare un candidato sindaco o votare una lista ed in entrambi casi il voto è esteso al candidato sindaco ed alla lista collegata. È eletto primo cittadino chi prende più voti. Nei Comuni con più di 15mila abitanti, l'elettore può votare un candidato sindaco; votare una lista ed il voto si estende anche al candidato sindaco; votare un candidato sindaco ed una delle liste collegate; votare un candidato sindaco ed una delle liste non collegate (voto disgiunto). Se nessuno dei candidati sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti, si va al ballottaggio previsto il 4 e 5 ottobre. Per il Referendum infine, basta sbassare la casella con il Sì se si è favorevoli al taglio dei parlamentari, altrimenti si opta per la casella con il No.
Martina Marinangeli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA