Mancinelli o Tombolini è sfida all'ultima scheda

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Domenica 24 Giugno 2018, 05:04
ANCONA Valeria Mancinelli o Stefano Tombolini. Ancona sceglie il sindaco 2018-2023. Ai nastri di partenza del ballottaggio odierno (si vota alle 7 alle 23) i due candidati più votati il 10 giugno. Al primo turno il sindaco uscente Mancinelli ha avuto il 47,92% con 20.738 voti, 1241 in più della coalizione Pd, Verdi, Ancora x Ancona, Ancona Popolare e centristi per Ancona. Tombolini ha invece ottenuto il 28,44% pari a 12.308 preferenze, 615 in più della coalizione formata dalle liste civiche 60100, Servire Ancona e dai partiti Lega, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Udc.
L'incognita
Ma oggi si riparte da zero a zero e sarà eletto sindaco chi riuscirà ad avere più voti. Anche uno solo in più dell'avversario. Tombolini o Mancinelli i nomi sulla scheda azzurra predisposta per gli 80.551 aventi diritto. Ma quanti si recheranno alle urne? La prima incognita sul risultato finale odierno riguarda proprio l'affluenza. Cinque anni fa, in occasione del ballottaggio vinto dalla Mancinelli con 20.669 voti (62,59%) su D'Angelo (12.356 voti, 37, 41%), votarono 34.002 anconetani ovvero il 41,98%. E questa volta? Già il 10 giugno l'affluenza ha fatto registrare una flessione del 3,6% rispetto al primo turno del 2013: 54,6% (43.979 votanti) contro il 58,2% (47.138 elettori) di cinque anni fa. E proprio agli oltre 36mila astenuti del 10 giugno si sono rivolti nelle ultime due settimane gli sfidanti. Oltre a cercare di confermare la fiducia di chi li aveva già votati. Una sfida all'ultima scheda da intercettare anche nel campo degli avversari del primo turno, Daniela Diomedi (Movimento 5 Stelle) e Francesco Rubini (Altra idea di città). La speranza è di convogliare a proprio favore la dote dei 7.397 voti ottenuti dalla Diomedi e le 2.830 preferenze fatte registrare da Rubini.
L'attenzione
Un pressing più o meno evidente che ha indotto M5S e Aic a prendere posizione. L'assemblea di Altra idea di città ha votato un documento che conferma «l'incompatibilità con le forze regressive alleate nella coalizione di centro-destra» e «non pronuncia alcuna indicazione di voto esprimendo la massima fiducia riguardo al comportamento dei propri aderenti in grado di valutare se e in che misura la candidatura del centrosinistra sarà in grado di garantire, anche nel metodo, la realizzazione del programma». Dopo quell'assemblea Mdp «ha deciso all'unanimità di esprimere una chiara indicazione di voto per la Mancinelli», dopo aver sostenuto al primo turno il coordinatore Bonventi candidato al consiglio con Rubini. La Diomedi ieri su Facebook ha dichiarato che «il Movimento 5 Stelle di Ancona non appoggia nessuno dei due candidati al ballottaggio. Ciascun elettore com'è ovvio farà ciò che ritiene opportuno».
Gli appelli
Mancinelli o Tombolini, la continuità o il cambiamento all'esame degli elettori. Posizioni ribadite nell'ultimo appello al voto. «Insieme mandiamo a casa il Pd e rivoltiamo questa città come un calzino, daremo speranza a coloro che credono in un vero cambiamento» ha sottolineato Tombolini che ha presentato anche l'ossatura della propria eventuale Giunta a 9. «Chiedo di riflettere bene, di guardare ai fatti, al lavoro serio e vero di questi anni con cui abbiamo iniziato a cambiare la città - ha detto la Mancinelli - Ma ora serve uno sforzo, un contributo per non disperdere quanto costruito sinora per il futuro di Ancona, un futuro che penso possiamo garantire». Stanotte il verdetto. Mancinelli o Tombolini sindaco.
Massimiliano Petrilli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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