LA TASK FORCE
Lunghe attese e code infinite. Hub non adeguati in diverse città.

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Martedì 30 Novembre 2021, 05:05
LA TASK FORCE
Lunghe attese e code infinite. Hub non adeguati in diverse città. Un numero di medici a disposizione ridotto al lumicino. La potente macchina vaccinale delle Marche, che nelle somministrazioni delle prime due dosi si era dimostrata tra le migliori d'Italia, si sta ingolfando sulle terze dosi, anche a causa del fatto che molte persone si presentano ai centri senza prenotazione, rendendo l'organizzazione molto più complessa.
L'arrivo di dicembre
Una situazione già critica che rischia di aggravarsi con l'arrivo di dicembre, quando per 300mila marchigiani scadranno i cinque mesi dall'inoculazione della terza dose. Ne è ben consapevole l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini, che ieri ha messo in fila tutte le problematiche che stanno mandando in apnea il sistema vaccinale. A partire proprio dalla mancata prenotazione del siero. «Non possiamo renderla obbligatoria perché andremmo contro le disposizioni nazionali fa sapere il titolare della delega, sollecitato su questo anche dalle aree vaste : rischierebbe di passare come un disincentivo alla vaccinazione». L'indicazione ministeriale di vaccinare chiunque si presentasse agli hub, anche senza preventiva registrazione, poteva essere fattibile durante l'estate, quando l'adesione alla campagna vaccinale aveva perso la sua spinta. Ed era infatti questa la ratio su cui si era basata la disposizione. Ma ora, con un target sempre più numeroso di soggetti che potranno accedere alla terza dose, si traduce in un rebus organizzativo. «Abbiamo bisogno di tutto il personale sanitario e medico per curare le altre patologie ha messo i paletti Saltamartini : non possiamo rallentare l'attività clinica per aumentare le risorse umane nei centri di vaccinazione. Se ci saranno tante persone che si prenotano, saremo in grado di organizzare gli hub vaccinali secondo le esigenze. I centri non sono pizzerie alle quali si accede e si aspetta il proprio turno. Neanche dal parrucchiere si va senza prenotazione».
Il problema dell'attesa
All'interno delle lunghe file che si sono create davanti agli hub, «c'erano molte persone prenotate per i prossimi giorni, ma che hanno deciso di recarsi nei centri per ricevere la terza dose in anticipo, così ora dovremo fare un doppio lavoro di ricerca per disdire quelle prenotazioni sul sistema Poste». Cosa che rallenterà un personale sanitario già ridotto allo stremo ed ai minimi storici. E su quest'ultimo punto, l'assessore ha mosso una «critica al governo, che ha chiesto più volte di accelerare sulla vaccinazione, ma poi ci ha tolto i 56 medici promessi alla nostra Regione. Il provvedimento con cui ci autorizza ad assumerli è arrivato, ma dovremo riaprire tutte le procedure concorsuali, quindi forse riusciremo ad avere questo personale per metà dicembre. Preferirei non trattare questo tema, perché è evidente che siamo in una situazione in cui non avremmo dovuto trovarci. Quei medici avevano raggiunto una professionalità specifica: doverli sostituire ora costituirà un ulteriore problema». Criticità che fa il paio con l'inadeguatezza di molti centri attualmente operativi. «Invito i sindaci a mettere a disposizione le strutture necessarie per le vaccinazioni l'appello di Saltamartini . In molti casi, non sono adeguate: le persone sono costrette ad aspettare all'aperto. Siamo in uno stato di emergenza e, se è vero che le palestre servono per le attività sportive, è anche necessario avere una cooperazione istituzionale che porti ad individuare le migliori strutture capaci di garantire la vaccinazione di massa in ambienti coperti e con il riscaldamento». Nota a margine: le somministrazioni possono essere fatte dai medici di medicina generale, dalle farmacie, nei distretti e nei punti di vaccinazione negli ospedali.
Martina Marinangeli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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