La scia di una crisi economica che ha colpito duramente le piccole e medie imprese

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Sabato 19 Settembre 2020, 05:05
La scia di una crisi economica che ha colpito duramente le piccole e medie imprese manifatturiere, spina dorsale del tessuto produttivo marchigiano. Il crac della banca territoriale e la conseguente corsa ad ostacoli per l'accesso al credito. Un sisma epocale che ha devastato mezza regione. E alla fine è arrivata anche una pandemia globale. Al netto degli shock ( i primi superati, l'ultimo è da vedere) le Marche escono dal quinquennio con la novità dell'accorpamento delle C amere di Commercio e del Confidi.
Un problema dietro l'altro
A livello economico, gli ultimi cinque anni sono stati tosti per le Marche. Il Pil regionale è aumentato, passando dai 39 miliardi di euro del 2015 (a -0,54% sul 2014) ai quasi 42 del 2018, con un +3,06% rispetto al 2017, stando ai dati Istat aggiornati al 2018. Anche l'export era aumentato, salvo poi subire un tracollo nel primo semestre del 2020 a causa del Covid. Sempre i dati Istat dicono infatti che, nel 2015, il valore dell'export era a quota 11 mlrd, mentre nel 2019 le Marche erano riuscite a salire fino a 12,1 mlrd, dato migliore del quinquennio che ha fatto segnare un +3,2% sul 2018. Sembrano dati dignitosi, in realtà sono appena sufficienti perché le Marche erano sotto la media nazionale.
L'uragano del Covid
Il raffronto tra il primo semestre del 2019 (6.086.203.329 euro) e lo stesso periodo del 2020 (5.002.206.400 euro) fa invece segnare un -17,8%, conseguenza diretta del lockdown. Sul fronte delle imprese, i dati sono forniti dal portale Open Data della Camera di Commercio delle Marche - che attinge in tempo reale a fonti superiori, l'Istat in questo caso registrano un numero di imprese attive pari a 152.815 nel 2015, contro le 146.040 del 2020, con una diminuzione di 6775 aziende. Gli addetti dipendenti e indipendenti delle localizzazioni di imprese attive erano invece 435.542 nel 2015, ma sono saliti a 492.120 nel 2020. Il dato sull'occupazione nella fascia d'età tra i 15 ed i 64 anni sempre forniti da Open Data , con un tasso di disoccupazione del 10,1% (8,7% maschile e 11,9% femminile) ed uno di occupazione al 62,4% (69,9% maschile, 55% femminile) nel 2014, passati rispettivamente all'8,6% (6,9% maschile e 10,7% femminile) ed al 65% (72,4 maschile, 57,6% femminile) nel 2019.
m. mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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