LA RIPRESA
JESI
Cosa può esserci nel day after di un uomo che ha lottato

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Domenica 5 Luglio 2020, 08:14
LA RIPRESA
JESI
Cosa può esserci nel day after di un uomo che ha lottato per difendere la moglie e non sa del tragico destino toccatole in sorte? Migliora, Italo Giuliani lotta come un leone, ma in questa dimensione parallela in cui è stato scaraventato venerdì all'alba vita e morte corrono insieme a braccetto in un condizione estrema e paradossale.
Vita e morte
Giuliani è nel reparto di Urologia a Torrette: alcuni fendenti tirati da Santarelli con dei pezzi di vetro lo hanno ferito al basso addome. Ha anche una frattura della mandibola, ferite da taglio al viso. A fatica riesce a parlare, per il dolore, per lo choc. È confuso su quanto accaduto venerdì all'alba. Non ricorda tutto, non sa tutto. Quando i sanitari lo hanno portato ad Ancona aveva ripreso conoscenza, era convinto di averla protetta la sua Fiorella, la moglie, dall'aggressione di quell'esagitato che era di nuovo penetrato in casa loro. C'era stato un precedente l'estate scorsa, quando Michel - purtroppo abituato a introdursi nelle case altrui convinto, per la mente offuscata dalla malattia, di entrare invece nella sua trovandosi quindi di fronte degli estranei talvolta con reazioni scomposte - era passato dalla finestra aperta e i coniugi Giuliani se l'erano trovato in soggiorno. Erano intervenuti i Carabinieri, che lo avevano trovato a vagare poco dopo nelle vicinanze. Questa è la vita passata di Giuliani, ricordi in pezzi. Quella di oggi deve convivere con la morte dell'amata Fiorella.
Il delicato colloquio
Hanno provato a dirglielo ieri pomeriggio i famigliari, con l'aiuto di un supporto psicologico. Una verità orribile, necessariamente filtrata dall'aiuto di uno specialista capace di dare sostegno ma anche gli strumenti necessari a iniziare la lunga rielaborazione di quanto accaduto. Italo prima dell'incontro con lo psicologo non aveva avuto contatti con nessuno, protetto e isolato dal rigido protocollo sanitario che con la pandemia Covid-19 impedisce ancora visite dei familiari nei reparti. Non aveva cellulare al momento del ricovero, quindi la sua condizione di degente lo ha riparato da ogni notizia.
Le parole delle figlie
«Le condizioni di Italo sono per fortuna stabili - fanno sapere le figlie tramite amici - la situazione è stazionaria nella sua gravità, ma non è più in pericolo di vita. Quanto accaduto è inaccettabile. Sì Italo e Fiorella conoscevano Michel, come tutti nel quartiere, sapevano della sua situazione di disagio e di violenza, ma non c'erano mai stati screzi. Non c'è un movente in questa vicenda, brutta per la famiglia del ragazzo ma terribile per noi». Con ogni probabilità si svolgerà lunedì l'autopsia sulla salma di Fiorella Scarponi, 69 anni, raggiunta da alcuni fendenti al collo. «Forza Italo, siamo tutti con te!» è il coro unanime che si leva dal mondo dello sport regionale per Giuliani, storico presidente della Polisportiva Libertas dal 1979.
Il mondo dello sport
Una società che ha permesso a centinaia e centinaia di giovanissimi di praticare sport, pallavolo, ginnastica artistica e arti marziali. Con Italo c'è il presidente della Federazione Italiana Taekwondo Angelo Cito «tutta la Federazione si stringe attorno a Italo Giuliani. Non ci sono molte parole in questi momenti, ma da uomo di sport qual è lo esortiamo a lottare con la stessa determinazione con la quale ci ha abituato in questi anni con la sua associazione». Sostegno e solidarietà anche dal presidente del club scherma di Jesi Alberto Proietti Mosca «forza e coraggio amico mio».
Talita Frezzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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