LA CORSA
ANCONA Non c'è mai una parola definitiva sotto il progetto dell'ospedale

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Sabato 4 Aprile 2020, 05:04
LA CORSA
ANCONA Non c'è mai una parola definitiva sotto il progetto dell'ospedale 100. Se giovedì sembrava vicina la rinuncia, ieri nel giro di mezza giornata si ribaltato tutto e l'aggrovigliato iter per realizzare la struttura full Covid-19 per terapie intensive e sub intensive alla Fiera di Civitanova si è rimesso in discesa con due passaggi decisivi. Il primo, l'ok del Comune di Civitanova alla richiesta della Regione Marche di avere in comodato d'uso gratuito la struttura fieristica. Il secondo atto è la delibera della giunta regionale che dà luce verde al progetto.
I paletti dell'operazione
I paletti dell'operazione sono questi: la Fondazione Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta utilizzerà i fondi ricavati dalle donazioni per la realizzazione della struttura che poi donerà alla Regione Marche. Asur Marche provvederà alla gestione dell'area sanitaria temporanea corredata delle apparecchiature necessarie, installate e donate dalla Fondazione, apparecchiature che al termine dell'emergenza rimarranno acquisite in proprietà dell'Asur, mentre la Protezione Civile della Regione Marche acquisirà i moduli di degenza. Se la firma politica è di Ceriscioli che non ha arretrato di un passo sotto le critiche arrivategli, quella amministrativa è dell'architetto Nardo Goffi, capo del servizio Tutela del territorio che da due giorni ha preso in mano la pratica. Il passaggio cruciale, invece, è stato quello della Fondazione del Corpo Italiano di Soccorso dell'Ordine di Malta che ha coperto il vuoto mancante per la partenza dell'opera: l'accollo dei costi per gli impianti di tutto l'ospedale provvisorio che poi andranno a fondo perduto. Il presidente del Cisom Gerardo Solaro del Borgo dettaglia gli ultimi step: «Firmare la convenzione con la Regione che specifica ruoli e responsabilità. Poi il progetto esecutivo quindi sceglieremo le imprese sul territorio».
Investimenti nelle Marche
Fondazione Cisom investirà nelle Marche? «Sono sicuro che nelle Marche ci sia tutto» dice Solaro del Borgo che pensa di «chiudere tutto -entro domenica, lunedì partono gli esecutivi». Si tratta di 6 moduli con 14 letti ciascuno. Solaro del Borgo vuole «il progetto che garantisca il top delle garanzie per medici e infermieri. Non ci limiteremo a rispettare gli standard». Ceriscioli, sorride: «Era quello che volevamo, adesso dobbiamo andare rapidissimi. Domani dobbiamo ricoinvolgere Tanoni». E siccome le buone notizie non vengono mai da sole, alla lista di donatori pare si sia accodata anche Intesa Sanpaolo, la prima banca italiana. Last but not the least, come si dice in questi casi: sotto l'impegno verbale pare ci sia una cifra da stropicciarsi gli occhi. Un milione e mezzo di euro.
Andrea Taffi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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