L'ultima emergenza che colpisce il Comuni marchigiani, dal più grande al più

3 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Gennaio 2022, 05:05
L'ultima emergenza che colpisce il Comuni marchigiani, dal più grande al più piccolo senza risparmiarne uno, si chiama inflazione. E questa volta colpisce duro i bilanci alla voce energia elettrica e gas: «Prendete una città come Pesaro, quasi centomila abitanti con impianti sportivi, piscine, scuole, biblioteche, musei, uffici tutti gestiti dal Comune. L'aumento previsto delle bollette è di un milione di euro. E se questa somma la moltiplichiamo per tutti gli enti locali italiani, Province comprese, si arriva facilmente al miliardo». Un miliardo è la cifra che il sindaco di Pesaro, Matteo Ricci, in qualità di presidente nazionale di Ali (Associazione autonomie locali) chiede che il Governo centrale stanzi sotto forma di ristoro per evitare l'effetto boomerang, ovvero i tagli alle spese già previste per servizi ai cittadini. «Quali? I servizi sociali, quelli educativi, ma anche sforbiciate al settore della cultura e dei lavori di manutenzione - spiega Ricci -. Si potrebbe essere costretti pure a ridurre l'impatto del personale sul bilancio comunale in un momento in cui ne abbiamo fortemente bisogno per ottenere i fondi del Pnrr».
Le difficoltà
Insomma il caro bollette infierisce senza pietà su imprese, famiglie, enti locali in una regione già piegata prima da una infinita crisi economica e poi dagli effetti devastanti del Covid. Ci mancava l'inflazione. «Una situazione del genere non si vedeva da molti anni, proprio perchè eravamo in una situazione economica difficile: adesso che sono finalmente ripartiti gli investimenti c'è un problema energetico molto forte legato alle forniture che arrivano dalla Russia». Una tempesta energetica che sta travolgendo la regione e l'Italia, tanto che il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha già consegnato al premier Draghi un documento preliminare con un pacchetto di dieci misure per contenere il caro-bollette. «Si pensava fosse finita l'epoca dei ristori - sottolinea il sindaco Ricci -; nel 2020 e 2021 il governo ha portato avanti un lavoro egregio sui Comuni, compensando completamente le minori entrate. Invece adesso ci si ritrova a far fronte ad un'emergenza che impatterà con forza sui bilanci ancora da approvare: il rischio è che la maggior parte dei Comuni e delle Province non riusciranno a farlo». La questione è sul tavolo dell'Anci. L'Associazione dei Comuni, con il presidente De Caro, ha un filo diretto con il governo per cercare di frenare la stangata. Le notizie sono ufficiose e Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona e presidente Anci Marche, va avanti con cautela: «Il ministro dell'Economia Daniele Franco su richiesta proprio dell'Anci starebbe studiando nuove risorse da destinare ai Comuni per tamponare la situazione che si è venuta a creare».
Il pressing
Perché anche e soprattutto nel capoluogo di regione la questione energetica comporterà un aggravio di spese non indifferenti: «Basti pensare che abbiamo 54 scuole e impianti sportivi, più gli uffici, per parlare solo delle voci maggiori», sottolinea la Mancinelli che rimarca come la questione riguardi tutte le amministrazioni in misura proporzionale alla loro estensione. «L'ultima telefonata che ho ricevuto è stata del sindaco di Pergola, Simona Guidarelli, preoccupatissima per questo aumento esponenziale che mette a rischio i bilanci». Piove sul bagnato e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci spinge ancora sull'acceleratore: «L'inflazione incide sulla ripresa economica e sta mettendo a dura prova le imprese, le famiglie, gravando pesantemente anche sui bilanci comunali. Per questo chiediamo al governo un ristoro immediato di 1 miliardo, per non aumentare le tasse locali, fare tagli su servizi essenziali e sociali alle persone o tagli al personale». E proprio contro gli ultimi aumenti delle tariffe decisi da Arera il Codacons sta preparando un mega-ricorso al quale potranno aderire milioni di italiani: una iniziativa legale ancora top secret che sarà svelata nei dettagli nei prossimi giorni. «L'aumento delle bollette è un massacro per famiglie e imprese - ha spiegato il presidente dell'associazione dei consumatori Carlo Rienzi- Questo perché gli incrementi dell'energia non solo aggravano la spesa per beni indispensabili come luce e gas, ma determinato rincari a cascata in tutti i settori che riducono il potere d'acquisto dei cittadini e affossano i consumi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA