L'EPIDEMIA
La china è di quelle scivolose. I contagi sono ripartiti e, in

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Domenica 29 Agosto 2021, 05:05
L'EPIDEMIA
La china è di quelle scivolose. I contagi sono ripartiti e, in quota parte, crescono anche le ospedalizzazioni. Con l'autunno alle porte, la situazione epidemiologica è da tenere sotto stretta osservazione per evitare che un'ulteriore ondata stressi oltremodo il sistema sanitario da quasi due anni impegnato senza sosta nella battaglia contro il Covid. Un argine è stato eretto dalla campagna vaccinale, ma sono ancora troppe le persone senza copertura per disinnescare il virus, soprattutto con una variante contagiosa come la Delta.
La rapida evoluzione
Il bollettino di ieri cristallizza una situazione in rapida evoluzione, con numeri in salita su tutti i fronti. Dopo gli 81,52 casi ogni 100mila abitanti registrati venerdì, ieri il tasso d'incidenza ha raggiunto un nuovo picco, arrivando 85,32. A trainare il contagio nella regione è ancora la provincia di Macerata, dove sono concentrati 96 dei 255 nuovi positivi totali individuati, a fronte di un numero di tamponi eseguiti nel percorso diagnostico pari a 1751. Segue a distanza l'Anconetano con 59 casi, mentre il Fermano si stoppa sui 31 nuovi positivi.
Il Sud va meno veloce
Più contenuto il dato nel Pesarese e nell'Ascolano, che di casi ne registrano rispettivamente 23 e 14. A questi, si aggiungono i 22 da fuori regione. Il virus dunque è tornato a correre, ma a velocità diverse nelle cinque province. L'effetto domino epidemiologico comporta come conseguenza un aumento dei ricoveri negli ospedali, passati in 24 ore da 81 ad 85, con 13 persone ancora in attesa nei pronto soccorso di Urbino, Jesi, Fabriano, Camerino, Civitanova, Macerata ed Ascoli Piceno.
Il futuro non lontano
I pazienti in Rianimazione sono saliti a 16 - erano 12 il giorno precedente -, portando il dato sul tasso di occupazione dei posti letto a 7,5%. Nei giorni scorsi, sono stati attivati quattro ulteriori posti intensivi nell'ospedale di Fermo, portando il totale regionale a 213 - benché nella fase di picco del contagio abbiano superato le 240 unità -, ma se la progressione mantiene questi ritmi, la soglia del 10% fissata dal governo per passare in zona gialla potrebbe essere raggiunta in un futuro non così lontano. Nei reparti non intensivi, invece, il totale dei ricoveri arriva a 69, con un tasso di occupazione (sul totale oggi a disposizione pari a 959) di 7,2%, praticamente a metà strada rispetto alla soglia del 15%. Anche in questo caso, quando lo tsunami Covid ha travolto gli ospedali ed è stato necessario attivarne di ulteriori, si è arrivati a 1156 unità. È l'Asur che, in base al personale ed ai ricoveri, predispone i posti letto disponibili. C'è poi un altro dato su cui si stanno concentrando le analisi degli addetti al settore per prevedere l'andamento della curva pandemica: quanti vaccinati con ciclo completo ci sono tra i contagiati e tra i ricoverati. Tra i casi positivi, circa il 38% aveva ricevuto entrambe le dosi, percentuale che scende se si osservano le ospedalizzazioni. Al momento, nelle Rianimazioni, sono il 14% che, su 16 totali, significa due pazienti immunizzati con necessità di cure intensive. Nei reparti ordinari (all'interno dei quali viene fatta rientrare anche la sub intensiva), sono invece il 26% i pazienti con ciclo vaccinale completo, ovvero 18 su 69. Su questa base di partenza, si dovrà valutare come, da qui ai prossimi mesi, evolverà la pandemia. Nell'equazione va inserito anche quanti marchigiani, entro l'autunno, avranno ricevuto il vaccino: l'ipotesi è che si arrivi al 70%, una percentuale ancora troppo bassa per fermare il Covid.
m. m.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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