L'EPIDEMIA
ANCONA Svuotati i reparti di terapia intensiva, sedati a fatica i

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Lunedì 25 Maggio 2020, 05:04
L'EPIDEMIA
ANCONA Svuotati i reparti di terapia intensiva, sedati a fatica i focolai nelle residenze per anziani, contati quasi mille morti, soprattutto di una generazione sopravvissuta alla guerra ma decimata dal virus, ci mancherebbe solo che sprecassimo due mesi di clausura stretta e tanti sacrifici per non rinunciare al rito dell'aperitivo. Per questo, visto l'andazzo, il governatore Ceriscioli sta meditando se non sia il caso di ridurre i margini per la movida, se dovessero continuare certi comportamenti disinvolti. «Se questa storia della movida non prende il verso giusto - confidava ieri al suo entourage - potremmo arrivare anche a dare un giro di vite entro pochi giorni».
Se non tutti hanno compreso la situazione - come si intuisce a vedere le immagini di molte piazze marchigiane affollate per l'happy hour o altri momenti di svago senza rispetto delle distanze di sicurezza - allora magari qualche numero aiuta a capire: nell'ultima settimane tre casi su quattro di nuovi positivi al test del Coronavirus (poco meno di 50 in tutto) riguardano giovani che non hanno ancora compiuto i 35 anni. Tutti soggetti pauci-sintomatici, ovvero con pochi e lievi sintomi dell'affezione respiratoria dovuta al Covid-19, «che ora sono in isolamento a casa - informa la Regione in una nota - perché non necessitano di ricovero ospedaliero». Il virus in questa fase 2 tende sempre di più a nascondersi, come dimostra un'altra statistica diffusa dalla Regione Marche, secondo cui il 52,6% dei casi rilevati dal 10 al 21 maggio sono del tutto asintomatici, mentre i restanti sono divisi praticamente a metà tra pauci-sintomatici e persone con sintomatologia lieve sintomatica. Se l'analisi è circoscritta alla settimana 15-21 maggio, i soggetti asintomatici salgono al 66,7%, mentre il restante 33,32% sono pauci-sintomatici e non si rilevano casi con stato clinico lieve.
L'abbassamento dell'età
Proprio per questo c'è il rischio che il virus, camminando sulle gambe di persone giovani e senza sintomi, torni a diffondersi e arrivi anche nelle case di anziani e altri soggetti fragili. Così ieri, diffondendo il dato che segnala negli ultimi sette giorni un abbassamento sensibile dell'età dei positivi nelle Marche (il 75% degli infetti è under 35) la Regione ha aggiunto anche un appello del governatore Luca Ceriscioli: «È importantissimo non vanificare i risultati ottenuti nei mesi precedenti - dice il presidente della Regione Marche - e quindi è indispensabile che nella fase 2, tutti continuiamo a rispettare le regole per il contenimento del contagio, soprattutto con l'uso delle mascherine, il rispetto delle distanze e l'attenzione massima a non creare assembramenti. Queste regole, riguardano tutti, nessuno escluso, i giovani come i più adulti».
Stretta vigilanza
Il governatore, al di là degli appelli ufficiali, sta vigilando attentamente su cosa accade nelle piazze, nei parchi e nelle spiagge riaperte alle passeggiate. In questa prima settimana di rilascio dopo il lockdown, è la riflessione che ha fatto Ceriscioli con il suo entourage, c'era da aspettarsi l'effetto psicologico di riprendersi in fretta le libertà sospese, soprattutto nei più giovani. Ma se la piega non cambia in fretta, se nei prossimi 3-4 giorni continuano assembramenti e libere interpretazioni dell'obbligo di mascherina, allora il governatore è pronto a firmare un'ordinanza che restringa le situazioni di rischio, magari riducendo orari e rivedendo i protocolli dei locali e luoghi in cui si ritrova gente, soprattutto giovane. «Non possiamo permetterci di tornare indietro - non a caso Ceriscioli concludeva il suo appello -. È responsabilità di ciascuno di noi, nell'interesse di tutti, osservare queste regole». Ieri nelle Marche sono stati eseguiti 1.060 tamponi: 717 sono primi test per diagnosi e 343 riguardano il percorso guariti. I nuovi positivi sono 13 (sei in provincia di Ancona, 2 a Pesaro Urbino, 2 a Macerata, 3 a Fermo e nessuno ad Ascoli) per un totale di 6.714 dall'inizio dell'epidemia. Un dato giornaliero in leggero rialzo rispetto agli ultimi report, con l'eccezione di Ascoli Piceno, provincia da settimane in fase di zero alternato.
Nei reparti
Stabile nell'ultima giornata la situazione negli ospedali, dove ieri a mezzogiorno erano ricoverati 114 pazienti Covid, uno in meno rispetto a sabato. Si sono liberati altri due posti nelle terapie intensive (13 ricoverati) uno purtroppo per il decesso di un paziente, l'altro per un trasferimento in un semi-intensiva. I dimessi e guariti sono saliti a 4.028 (+33), i positivi curati a casa in isolamento sono scesi a 1.578 (-20) e continua a calare il numero dei positivi attuali, con un'infezione ancora in corso, ieri a 1.692. S'aggiorna purtroppo il bollettino delle vittime, con il decesso di una 87enne di Colli al Metauro, che fa salire il totale a 995.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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