IL TREND
ANCONA La bellezza salverà il commercio dorico. Ma anche l'accoglienza

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Giovedì 6 Febbraio 2020, 05:05
IL TREND
ANCONA La bellezza salverà il commercio dorico. Ma anche l'accoglienza ed è opinione generale che su questo aspetto c'è tanto da migliorare. Tuttavia, in tempi di congiuntura negativa, c'è solo da stringere i denti e andare avanti. Come in trincea: resistere, aspettando che la crisi smetta di picchiare duro. Una vecchia storia, è da un decennio che la sentiamo. Oltretutto, il 2019 si è chiuso con numeri preoccupanti: un calo generale dei consumi dello 0,3%, segni negativi in quasi tutti i settori del commercio. Ma serve abbattersi? No. Così come è inutile ostentare ottimismo.
La ricetta
La ricetta giusta è un'altra: puntare sulla qualità, sul dettaglio, sulla diversificazione dell'offerta. Piccoli segreti che i commercianti dorici, quelli che ce l'hanno fatta, adottano da tempo. I giovani sembrano aver già capito l'antifona. Sara Achard, anconetana di madre francese, una settimana fa ha inaugurato in piazza del Papa il bistrò letterario Vagamondo, nei locali dell'ex gelateria: l'idea può essere vincente ed è molto mittel-europea perché associa la cucina internazionale alla lettura. Così, si può sorseggiare un vino pregiato e degustare un piatto di gnocchi alla parigina preparati dalla cuoca Aurora Dominici mentre si sfoglia un buon libro nella biblioteca-salotto, proprio come nelle grandi città. «La casa dei miei genitori è un museo e ho deciso di imitarla - dice la giovane imprenditrice -. Facciamo pranzi, cene, aperitivi e anche serate nel weekend. Ho scelto piazza del Papa perché è bellissima e volevo sfatare il mito secondo cui è frequentata solo da under 30: infatti, la mia clientela non ha età».
La crescita
Nella carica dei giovani imprenditori spicca Sara Ambrosio che ha assorbito le competenze della sua famiglia di ristoratori per investire in un progetto tutto suo: l'Amarcord di piazza della Repubblica in cui l'aperitivo non è solo un drink, ma un momento emozionale. «L'attività va bene, sono soddisfatta, stiamo crescendo, ma occorre assolutamente migliorare l'aspetto dell'accoglienza dei turisti - spiega -. Purtroppo non è un luogo comune il fatto che, quando sbarcano i croceristi, spesso trovano tutto chiuso. La città deve imparare a trattenerli, evitare che si disperdano o vadano a visitare altre città». Da tempo il Comune è impegnato in questa competizione: si può migliorare. «Ancona deve aprirsi di più al turismo a tutto tondo, senza concentrarsi solo sulle crociere - sostiene Isabella Rocchetti, membro del direttivo dei commercianti di Confcommercio e titolare della boutique Rivière di via degli Orefici -. Ho deciso che farò una cornice al primo crocerista che verrà a comprare un abito nel mio negozio. E poi servono più iniziative: non bastano gli eventi del Natale, c'è da pensare anche all'estate quando la città, purtroppo, si svuota. Per non parlare dei saldi: quest'anno è come se non ci fossero stati, non per colpa del commercio on-line, ma perché la gente è bersagliata da promozioni tutto l'anno. Vanno cambiate le leggi o almeno i periodi dei saldi che cominciano troppo presto. Il segreto per sopravvivere? Dare un'anima al proprio negozio e non limitarsi a vendere, ma fare da consulenti per il cliente».
Le idee
Per sconfiggere la crisi servono idee e qualità. Prendere esempio da Egidio Amico che ha diversificato il suo portafoglio: da un lato è socio di Only Pizza in piazza Diaz, dall'altro è titolare del Sepofà di via Marconi.
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