IL SOCIO PESARESE

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Lunedì 10 Dicembre 2018, 05:04
PESARO «Sono senza parole, mortificato per quanto accaduto. Non riesco ad aggiungere nulla». Carlo Capone, 30 anni, è il socio pesarese della Lanterna Azzurra e sono anni che si occupa di gestire il mondo della notte: Cocoricò, Peter Pan, Baia Imperiale, Aquafan, tanto per citarne alcuni, sono i locali di cui si è occupato facendo ballare migliaia di giovanissimi con dj magari sconosciuti ai più ma familiari al popolo che va dall'apericena agli after hours senza soluzione di continuità: da Steve Aoki a Snoop Dog. A Pesaro lo ricordano ancora per l'evento Skyy Vodka in spiaggia e per essere stato l'organizzatore dell'ultimo San Silvestro (il Capodanno 2015/16) che ha fatto ballare 3.500 teenger paganti all'Arena, oggi Vitrifrigo, con i Vinai. Ha lanciato, ai bei tempi, il Macchia di Urbino, si occupa ancora del Pineta Garden di Sassocorvaro ed è di casa in Romagna dove sabato sera doveva incontrare Sfera Ebbasta, che si esibiva all'Ams (Altromondo Studios) per portarlo alla Lanterna. Attaccatissimo alla famiglia, da quella notte il manager della movida ha listato a lutto i suoi tre profili Facebook. I dj pesaresi che lo conoscono lasciano filtrare che è «sconvolto e dispiaciuto». Le stesse parole che ripete a rafforzare il mantra di chi non si capacità cosa è successo e come possa essere successo: «Sono mortificato. Non riesco ad aggiungere altro».
s.mar.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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