IL REPORTAGE
Strade piene di buche, edifici vecchi e appartamenti fatiscenti

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Mercoledì 14 Novembre 2018, 05:05
IL REPORTAGE
Strade piene di buche, edifici vecchi e appartamenti fatiscenti a caro prezzo. Benvenuti nel quartiere Adriatico, quello che un tempo era considerato il rione della fettina, e che oggi sta subendo un lento declino. Tanto da essere stato ribattezzato il riò del bollito dagli stessi residenti e da chi in tanti anni di commercio ha visto questa zona trasformarsi decennio dopo decennio..
La trasformazione
Da quartiere bene della città sembra essersi trasformato in una zona di periferia. «Il quartiere ormai ha perso il suo fascino dichiara Ivana Malacari, pescivendola del mercato di via Maratta sono rimasti solo anziani e badanti, vedo pochissimi giovani e solo di passaggio. Altro che quartiere della fettina, è diventato il quartiere del bollito. La zona è molto cambiata e anche, a livello commerciale, il lavoro è calato». Della stessa idea la fruttivendola Maria Grazia Galano che lavora da 25 anni al mercato di via Maratta. «La zona si è svuotata spiega - e gli appartamenti sono cari, sia quelli in affitto che quelli in vendita. È un quartiere vecchio, pieno di anziani e chi affitta ad esempio agli studenti non ristruttura né gli appartamenti né è interessato a rinnovare il palazzo. Quindi le persone sono costrette ad acquistare degli appartamenti vecchi, degli anni '50-'60, a dei prezzi esorbitanti. Ecco perché la zona si è svuotata. Il famoso quartiere della fettina ormai se lo sognano. È rimasto un quartiere caro che però non offre gli stessi servizi di una volta. La zona non è più lussuosa come un tempo, basta guardarsi intorno per rendersi conto del degrado, della sporcizia e della maleducazione della gente. Manca anche l'educazione civica dei residenti. Basta vedere l'incuria e il degrado in piazza Diaz».
Gli affitti
Piazza ritenuta l'epicentro del quartire progettato come Piano di ampliamento fuori porta Cavour il 31 ottobre 1904 a firma dell'ingegnere capo del Comune, Nestore Cinelli. Nel 1910 il nuovo piano urbanistico per la zona, ad opera dell'ingegner Tian, con il progetto dell'attuale Viale per collegare il centro della città con la costa alta del Passetto. «Il quartiere è nato un secolo fa dice Sergio Camilletti, titolare del negozio di alimentari e il fatto che si sia invecchiato è vero, ma per me continua ad essere il quartiere più bello e vivibile della città. Tutti continuano a venire al viale della Vittoria e al Passetto per passeggiare. Ovviamente però negli anni ci sono stati dei cambiamenti. Ormai ovunque ci sono cartelli in giro con su scritto Affittasi per uffici. Molti affittano per uffici e in corso Amendola ci sono per lo più agenzie immobiliari. Di tutto ciò ne ha risentito fortemente anche il commercio e c'è una grande differenza rispetto a venti anni fa. Una volta il centro d'acquisto era il mercato di via Maratta, qui c'erano file lunghissime, ora invece molti sono orientati ad acquistare nei grandi supermercati e nei centri commerciali».
I residenti
Anche per i residenti il quartiere sta vivendo un lento e costante declino. «Ormai è diventato un quartiere come un altro dice Roberta Pagliarusco, residente in via Maratta ed è abitato per lo più da anziani e badanti. Il degrado si vede, ma in realtà è in declino tutta la città. È vero che ancora nel quartiere si vive bene perché è una zona centrale con tutti i servizi, ma le strade del quartiere sono in condizioni terribili, piene di buche, alcuni marciapiedi attendono da tempo di essere sistemati e molti negozi hanno chiuso. Poi il cantiere vicino alla parrocchia del Sacro Cuore da anni è fermo e i bambini non hanno più lo spazio per giocare e ritrovarsi».
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