IL REPORTAGE
Circa 35 chilometri dei 131 complessivi a doppio senso di marcia

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Domenica 1 Agosto 2021, 05:05
IL REPORTAGE
Circa 35 chilometri dei 131 complessivi a doppio senso di marcia su unica carreggiata tra Perugia e Ancona. L'estate della ripartenza dopo il Covid consegna alla strada fiore all'occhiello delle Marche, una delle ultime opere in via di completamento da tenersi stretta, la patente di carrettiera di lusso. Il prestigioso e ironico riconoscimento è il combinato disposto di una serie di cantieri fioriti in attesa del completamento dell'agognato raddoppio del ramo settentrionale del quadrilatero. Lo diciamo con cognizione di causa dopo essere scesi in strada per contare, uno per uno, tutti i restringimenti di carreggiata e i cambi di corsia che bisogna sopportare nel tragitto tra i due capoluoghi di regione.
Una sfilza di interventi
Sono otto oltre ad almeno tre svincoli chiusi e cinque piacevolissimi chilometri da percorrere sulla viabilità secondaria tra Branca e Osteria del Gatto (solo in direzione Ancona). Cosa sta succedendo? Lo chiediamo ad Anas ovviamente e lo chiediamo anche al governatore Acquaroli. Il Corriere Adriatico riapre quindi il libro bianco sulle infrastrutture scritto la scorsa estate nell'arco di 96 pagine pubblicate in 48 puntate. La Regione infatti farebbe bene - oltre a lavorare ventre a terra su ferrovie, uscita dal porto, Fano-Grosseto, terza corsia Sud della A14 e tanti altri fronti - anche ad alzare la voce nel Cda di Quadrilatero visto che figura tra gli azionisti della società pubblica di progetto in cui Anas siede chiaramente a capotavola.
Il limite oltrepassato
Vista dall'esterno, infatti, la storia sembra raccontabile (per quello che abbiamo visto durante il sopralluogo ci sono cantieri strutturali, inevitabili, e cantieri per le manutenzioni) ma vista dall'interno, o meglio direttamente sull'asfalto, invece è decisamente peggio. Quasi peggio della ferrovia Orte-Falconara che in materia di calende greche si distingue da tempo per distacco. Per comodità di lettura vi racconteremo il nostro viaggio da Perugia ad Ancona Nord muovendoci da sinistra verso destra nel grafico qui sopra con tutti i dettagli.
Altro che fiore all'occhiello
Che non sia un viaggio di piacere lo si intuisce già dalla E45 dove non è possibile scendere sulla Statale 318, il primo tratto di Quadrilatero. Svincolo chiuso, bisogna allungare all'uscita successiva (Lidarno) e poi tornare indietro. Conquistata la 318 ci sono tre chilometri di benvenuto a doppio senso di marcia in unica carreggiata fino all'uscita Petrignano-Assisi. Il tempo di prendere un buon ritmo sui 110 chilometri orari e dopo 20 chilometri in zona Casacastalda ci si imbatte in uno dei tre cantieri vivi che riguardano il raddoppio del tracciato.
Il cantiere vero e proprio
Da novembre 2020 sono iniziati i lavori di costruzione della seconda carreggiata. Vanno realizzati due fornici in ordine di strada; la galleria Picchiarella e la Casacastalda e due nuovi viadotti: il Tre Vescovi e il Calvario sul cui nome metafore ed ironie si sprecherebbero. Poco dopo, oltrepassata l'uscita per la Fano-Gubbio, bisogna accomodarsi sulla viabilità secondaria (statale 219) per cinque chilometri tra Branca e Osteria del Gatto. C'è una gru in prossimità del viadotto, dei new jersey di protezione, più avanti anche un mezzo asfaltatore.
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