IL REPORT
ANCONA Già sceso l'altra settimana a quota 1,27 (addirittura 1,17

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Sabato 28 Novembre 2020, 05:05
IL REPORT
ANCONA Già sceso l'altra settimana a quota 1,27 (addirittura 1,17 quello calcolato puntuale su 7 giorni) l'indice Rt delle Marche plana ancora e torna dopo un mese di passione (con picchi a 1.55) sotto la soglia di 1, giudicata lo spartiacque tra una situazione gestibile e un'epidemia fuori controllo. Nel report di ieri sul monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità, le Marche (con un indice su 14 giorni a 0,97 e uno settimanale 0,93) figurano tra le dieci regioni virtuose tornate sotto quota 1. Un segnale incoraggiante, a che se non basterà a cambiare colore, per una scelta precauzionale del Governo, e le Marche resteranno in zona arancione fino al 3 dicembre.
La frenata
Il report, che segnala un indice Rt sceso a 1,08 a livello nazionale, evidenzia «che la velocità di trasmissione dell'epidemia in Italia sta rallentando» e che per la prima volta da molte settimane l'incidenza dei nuovi casi positivi calcolata negli ultimi 14 giorni è diminuita a livello nazionale. «Questi dati sono incoraggianti - si legge nel report - e segnalano l'impatto delle misure di mitigazione realizzate nelle ultime settimane ma l'incidenza rimane tuttavia ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile».
Nel giorno in cui l'indice di replicazione del contagio Rt torna per le Marche sotto la soglia di sicurezza - come non capitava dal report della settimana a cavallo tra settembre e ottobre, con l'indice allora a 0,91 - i bollettini quotidiani del Servizio Sanità fotografano una situazione in cui l'epidemia ha sì rallentato, con la percentuale di tamponi positivi scesa al 25% e un'incidenza settimanale di casi scesa sotto quota 3mila - ma si dimostra ancora capace di guadagnare terreno su tutto il territorio regionale
Le diagnosi
Nell'ultima giornata sono stati testati 2.001 tamponi (1.956 nel percorso nuove diagnosi e solo 45 nel percorso guariti) con 490 casi positivi che fanno salire il totale dall'inizio dell'epidemia a 28.663. Dei nuovi contagi 114 sono stati registrati in provincia di Ancona, 103 in quella di Pesaro Urbino, 99 nel Maceratese, 58 in provincia di Fermo, 72 in provincia di Ascoli Piceno e 44 da fuori regione . Per la prima volta però, dall'inizio dell'ondata autunnale dell'epidemia, si assiste a un calo consistente dei ricoveri per Covid, scesi a 655 (-21 rispetto al giorno prima) anche se i pazienti in terapia intensiva sono saliti da 90 a 91. Il calo dei degenti è dovuto al numero consistente di dimissioni (34 in un giorno solo) e purtroppo anche ai posti letto che si liberano a seguito di decessi. Ieri altri 12, sette uomini e cinque donne tra i 73 e i 91 anni, tutti alle prese con patologie pregresse: il totale delle morti correlate alla Covid-19 sale così a 1.242 nella regione. Meno pressione per il Covid anche nei pronto soccorso, dove i pazienti sono scesi da 42 a 37, mentre gli ospiti di strutture territoriali tipo Rsa sono saliti da 200 a 206.
Guariti in aumento
Ma l'epidemia è ancora diffusa su larga scala. I positivi in isolamento domiciliare sono saliti nelle Marche da 15.733 a 16.188 (+455) mentre gli isolati per contatti con contagiati sono ora 17.241 (-426) tra cui 3.771 persone con sintomi e 626 operatori sanitari. Il numero di guariti è salito da 10.490 a 10.443 (+47)
Anche nella giornata di ieri le modalità di diffusione del contagio sono state quelle ormai da tempo più ricorrenti. Soprattutto riguardano contatti stretti di casi positivi (149) e in ambito domestico (123) mentre altri 66 positivi sono emersi a partire dai sintomi. L'indagine epidemiologica ha fatto emergere contagi in ambiente lavorativo (20), in ambienti di vita e socialità (22), in ambito assistenziale (3), nelle scuole (14), mentre altri 12 casi sono emersi dallo screening del percorso sanitario e per 81 si stanno ancora effettuando le indagini epidemiologiche.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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