IL REPORT
ANCONA
Che le Marche abbiano continuato a fare diligentemente i

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Sabato 16 Maggio 2020, 05:05
IL REPORT
ANCONA
Che le Marche abbiano continuato a fare diligentemente i compiti a casa anche in questo scorcio iniziale della fase 2 lo dimostra anche la fotografia scattata dalla settima puntata dell'Instant Report Altems. È il rapporto settimanale che l'Alta scuola di economia e management dei servizi sanitari dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma dedica ogni settimana ai modelli organizzativi di risposta al Covid-19 nelle varie regioni italiane, in particolare le sei (tra cui le Marche) più colpite dall'epidemia. Anche nel report relativo alla settimana dal 6 al 12 maggio le Marche hanno molti indicatori migliori sia rispetto alla media nazionale che al confronto con la propria performance nella settimana precedente.
I dati sensibili
Ad esempio l'incidenza settimanale di nuovi casi positivi per 100mila abitanti - uno dei dati più sensibili, perché fornisce un'indicazione precoce su eventuali nuovi focolai di contagio - è scesa nelle Marche a 11,54, rispetto al 14,23 della settimana precedente, ed è sotto la media nazionale (13,59) e a distanza siderale da regioni come la Lombardia (42,73). Il totale degli attuali positivi nelle Marche, contagiati ciò che hanno ancora un'infezione in corso, è scesa ancora con un -11 tra il 5 e il 12 maggio. Poi negli ultimi giorni il calo è stato ancora più evidente.
La media
Scende ancora la percentuale di positività al test, il rapporto tra nuovi contagi e totale dei campioni testati, che è 2,47% (la settimana precedente era al 3%), inferiore alla media nazionale del 3,57%. Resta ancora più alto nelle Marche, rispetto allo standard nazionale, il dato della prevalenza periodale, il rapporto tra casi positivi attuali sommati ai nuovi casi della settimana e il totale della popolazione. L'indice, che misura quanto l'epidemia sia ancora attiva rispetto al numero dei residenti, nelle Marche è allo 0,22 e la nostra regione, insieme a Lombardia, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte, è tra quelle che superano la media nazionale (0,18).
Nella settimana di riferimento i ricoveri totali sono scesi di 175 unità (ieri poi sono arrivati sotto quota 200) ed è molto migliorata anche la saturazione dei posti in terapia intensiva, quanti ne sono cioè occupati rispetto al totale, scesa tra il 6 e il 12 maggio al 10,21% dal 17,87% del report precedente, ancora superiore però alla media nazionale del 7,24. Va considerato però che negli ultimi tre giorni i pazienti Covid in rianimazione nelle Marche sono scesi ulteriormente, fino ai 18 di ieri a mezzogiorno, circa un decimo del picco di 169 toccato a fine marzo. In calo pure il rapporto tra i ricoverati in terapia intensiva e quelli totali, sceso dal 9,79% al 9,45%, rispetto a una media nazionale che al 12 maggio era del 6,89% (al top c'è il Trentino Alto Adige con il 21%).
I test
Nelle Marche si continua a fare più tamponi rispetto alla media nazionale (7,97 ogni mille abitanti nella settimana monitorata, contro un dato italiano del 7,07) e dall'inizio dell'epidemia la popolazione sottoposta a test nella nostra regione è il 3,36 del totale, contro una media italiana del 2,39.
l. s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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