Il porto ora si fa largo Opere per 90 milioni tra progetti e cantieri

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Giovedì 30 Gennaio 2020, 05:05
LE INFRASTRUTTURE
ANCONA Sedici pagine di carta intestata al Tribunale amministrativo regionale per le Marche sbloccano 273 metri di banchina dove ormeggiare navi porta-container e 35.100 mq di piazzali dove stoccare le merci. La sentenza del Tar che ha assegnato i lavori della banchina 27 al pool di imprese formato da Sales Spa e Cmc, dopo una disputa che si trascinava da quattro anni, apre scenari nuovi per il porto, trattandosi di un'infrastruttura in grado di raddoppiare la capacità ricettiva delle merci in container nel porto dorico, che già l'anno scorso hanno toccato la quota record di 1.252.197 tonnellate.
Il bilancio di previsione
Ma i 27 milioni di investimenti disincagliati dai giudici per la banchina 27 e le aree retrostanti, non valgono neanche un terzo del piano delle opere pubbliche programmato dall'Autorità portuale dell'Adriatico centrale, quasi 90 milioni di euro di spese previste, in buona parte già contenute nel bilancio di previsione 2020 approvato il 30 ottobre scorso dal Comitato di gestione dell'Ap di Ancona. «La crescita dei traffici commerciali e la conseguente domanda di spazi da parte degli operatori - si legge nella relazione programmatica - conferma la priorità di accelerazione delle opere infrastrutturali per assicurare una migliore accessibilità da mare e da terra agli impianti portuali».
Oltre ai lavori per il completamento della banchina rettilinea da 27 milioni (il cui contratto potrà essere firmato a metà febbraio, salvo altri ricorsi e ribaltoni) il programma per le infrastrutture del porto di Ancona prevede l'avvio o la progettazione di almeno sei grandi interventi. Ma anche altri lavori inseriti in precedenti bilanci dell'Ap arriveranno a compimento e si vedranno i primi passi di grandi opere, come il terminal delle navi da crociera, di prospettiva più lunga.
Nel programma 2020 è stato inserito un intervento di escavo nelle banchine 23 e 25 e il completamento del riempimento della vasca di colmata con relativo consolidamento per realizzare nuovi piazzali funzionali ai traffici mercantili, per circa 7,5 milioni. Resta pianificata la demolizione parziale del molo nord, che sarà accorciato di cento metri (con l'arretramento della Lanterna rossa) per favorire le manovre di ingresso e uscita delle navi. Un intervento da 5,2 milioni «che sarà appaltato - si spiega nel bilancio - non appena si disporrà del progetto esecutivo».
Circa 2,4 milioni sono destinati all'adeguamento di una porzione dell'ex Tubimar, ora demaniale, per ospitare i presidi operativi veterinario e medico di porto, necessari ai controlli sanitari di frontiera sulle merci importate. Già approvato il progetto esecutivo, con affidamento della direzione dei lavori, ora è in corso la procedura di gara per l'appalto. Stanziati, per la banchina 26, circa 4,5 milioni (3 derivanti da contributi statali) per gli escavi necessari per portare i fondali al livello previsto dal piano regolatore, meno 14 metri. Nel preventivo 2020 ci sono anche i 2,5 milioni previsti per la ristrutturazione del mercato ittico, costruito 70 anni fa, per il quale sono state già svolte la progettazione di fattibilità tecnica-economica e la verifica della vulnerabilità sismica. È in corso la progettazione definitiva ed esecutiva, affidata nel gennaio 2019 al raggruppamento temporaneo di professionisti Acale srl, Gea società cooperativa e Acale studio associato di Ancona, che completeranno i progetti entro giugno. Il cronoprogramma prevede che l'intervento sia concluso in 26 mesi (dunque per marzo 2021) procedendo per stralci per non ostacolare troppo le attività del mercato ittico.
Il trasporto intermodale
E' già conclusa la progettazione definitiva degli interventi per potenziare le infrastrutture a sostegno del trasporto intermodale nel porto, per 3,3 milioni di investimenti complessivi. Il completamento della progettazione esecutiva consentirà entro il primo semestre di quest'anno di avviare la procedura d'appalto per le opere del primo lotto (1,3 milioni di euro) destinato alla delocalizzazione del varco doganale di accesso alla darsena Marche, l'estensione della cinta doganale e la modifica della viabilità. È prevista anche la realizzazione di nuovi fasci binari sia a ridosso delle banchine 26 e 27, sia dietro le nuove aree di stoccaggio. Entro il primo semestre di quest'anno è prevista anche la conclusione dei lavori di adeguamento strutturale della banchina d'ormeggio 22, avviati nel febbraio 2017 con un investimento di circa 9 milioni. È in corso invece la procedura di verifica di assoggettabilità alla Vas (Valutazione ambientale strategica) del progetto preliminare per il banchinamento esterno del molo Clementino, un investimento di 22 milioni che consentirà l'approdo di grandi navi di ultima generazione e potrà essere utilizzato come terminal delle crociere.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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