I RICOVERI NEGLI OSPEDALI DELLE MARCHE SALGONO A QUOTA 644 (+4)

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Mercoledì 25 Novembre 2020, 05:05
L'EPIDEMIA
ANCONA Diminuiscono i nuovi contagi accertati ogni giorno nelle Marche, ma la curva dei decessi è ancora alta e stenta a raffreddarsi la percentuale dei positivi sul totale delle persone testate, l'indice che misura meglio la diffusione del virus perché non risente delle oscillazioni nel numero dei tamponi. Ieri è risalita dal 25,4% di domenica al 28,8 (351 nuovi casi su 1.220 tamponi del percorso prime diagnosi) perfettamente in linea con la media dell'ultima settimana, segnata da un calo del numero di test.
La curva addolcita
Insomma, la curva dell'epidemia si è addolcita dopo che era montata impetusosa l'ondata d'autunno - 3.151 positivi nell'ultima settimana, contro i 4.322 della terza di novembre - ma la discesa s'annuncia ancora lunga e incerta, nonostante i motivi di ottimismo enunciati anche ieri dal governatore delle Marche Francesco Acquaroli, secondo cui l'indice puntuale Rt calcolato su 7 giorni (sceso venerdì scorso 1,17) è destinato a diminuire nell'ultimo report di ministero della Salute e Iss atteso tra due giorni. «C'è una tendenza che avevamo preannunciato da due settimane di una curva epidemiologica che stava scendendo - ha detto il presidente a margine della seduta del consiglio regionale -. Anche nella settimana appena conclusa il risultato sarà molto buono rispetto alla tendenza a cui eravamo arrivati tre settimane fa. Mi aspetto e spero vivamente in un ritorno in zona gialla che possa dare un respiro a tutte le attività che sono state penalizzate». Intanto però, ogni dieci tamponi esaminati ne vengono fuori quasi tre infetti e non è un segnale positivo, considerato che a fine settembre il tasso di positivi era intorno al 3%, uno ogni 33 esaminate. Con i 351 casi di ieri, comunicati nel bollettino del Servizio Sanità della Regione, i positivi nelle Marche da inizio epidemia sono saliti a 27.106, con un rialzo giornaliero dell'1,3%. Il maggior numero di casi di ieri riguarda la provincia di Macerata con 92, seguita da Ancona con 87, Pesaro Urbino con 83, Ascoli Piceno con 53, Fermo con 13, oltre a 23 da fuori regione.
I contatti a rischio
Le occasioni di contagio più frequenti sono nei contatti stretti con positivi (93 casi) e nell'ambiente domestico (88), mentre per 46 dei nuovi casi accertati la diagnosi è partita dai sintomi. Seguono, come link accertati di trasmissione del virus, i contatti in ambiente lavorativo (12) o scolastico (11), quelli in ambienti di vita e socialità (7) e nel setting assistenziale (6). Altri 7 casi sono emersi dallo screening nel percorso sanitario e uno è di rientro dall'estero. La pressione sul sistema sanitario è stabile, con un lieve rialzo dei ricoveri complessivi per Covid (da 640 a 644) e una diminuzione dei posti occupati in terapia intensiva, scesi da 90 a 89. In calo (da 63 a 55) anche i pazienti assistiti nei pronto soccorso.
Contribuiscono ad arginare il rischio saturazione dei posti ospedalieri sia l'intenso turn-over dei pazienti Covid (ieri ben 36 dimissioni, 192 nell'ultima settimana) sia purtroppo la curva dei decessi che non accenna a piegarsi. Ieri altre 10 vittime correlate al Coronavirus, che porta a 72 il bilancio nell'ultima settimana e a 1.211 il totale delle vittime marchigiane dell'epidemia. Quelle dell'ultima tornata (due delle quali senza patologie pregresse) avevano tra i 60 e i 97 anni.
Le dimissioni
Continua ad aumentare il totale dei dimessi e guariti (10.188, più 83) anche se a un ritmo meno forsennato dei giorni scorsi, riuscendo in parte a compensare l'aumento dei positivi in isolamento domiciliare (15.073, più 251) e dei positivi attuali, saliti a 15.717 (più 255 in un giorno). Sono più di 18mila infine i marchigiani che, pur senza tampone positivo, se ne stanno in quarantena aspettando di sapere se si sono contagiati dopo contatti con soggetti infetti.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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