I due ragazzi residenti a Jesi (A.S. di 27 anni ed S.C. di 30), fermati il 29 novembre

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Sabato 21 Ottobre 2017, 05:01
I due ragazzi residenti a Jesi (A.S. di 27 anni ed S.C. di 30), fermati il 29 novembre 2016 con un etto di cocaina e un po' di hashish nascosti negli slip, secondo le indagini dei carabinieri basate anche su intercettazioni, avrebbero acquistato la neve da un 39enne residente a Ostra, Stefano Cerioni, arrestato ieri mattina. Nei panetti di stupefacente sequestrati a San Marcello c'era impresso lo stesso marchio, un 5, che compariva nella droga intercettata durante l'Operazione Damasco. Oltre a quelle per i due fratelli catanesi di Rosora e per il presunto spacciatore di Ostra, la quarta misura di custodia cautelare in carcere è stata notificata a un napoletano di 27 anni, V.P., già in carcere a Poggioreale: è accusato anche lui di concorso in spaccio continuato per aver fatto da staffetta su un'altra auto, insieme a un complice indagato a piede libero (D.B., 34 anni) alla Twingo guidata da Luigi Papa l'11 novembre dell'anno scorso, un accorgimento che non bastò a evitare l'arresto e il sequestro della droga, destinata secondo gli investigatori ai fratelli Nicosia di Rosora.
Gravi indizi di colpevolezza
La procura aveva chiesto la custodia cautelare in carcere anche per Papa e per i due giovani arrestati 11 mesi fa a San Marcello, residenti a Jesi ma originari di Sicilia e Campania. Il gip Marrone tuttavia, pur riconoscendo che c'erano gravi indizi di colpevolezza nello spaccio sull'asse NapoliVallesina, non ha concesso l'arresto perché i tre hanno già scontato quasi un anno di custodia cautelare in carcere per gli stessi fatti e la misura sarebbe stata possibile solo per altri 20 giorni.
«Da Napoli arrivavano quantitativi importanti di droga - ha spiegato ieri il colonnello Di Pirro illustrando l'operazione Damasco-2 -. Dalle indagini emerge che i trasporti erano settimanali e i carichi erano più o meno gli stessi della droga sequestrata ad Ancona Sud, un chilo di hashish e un etto di coca per volta». La coca veniva smerciata al dettaglio a 90 euro il grammo, il fumo a dieci. Ottimi affari per i clan e per gli spacciatori.
Lorenzo Sconocchini
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