«I controlli ci sono ma troppi giovani rifiutano le regole»

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Martedì 17 Settembre 2019, 05:05
L'INTERVISTA
ANCONA Questore Claudio Cracovia, la tolleranza zero nei confronti dei locali pubblici sta dando frutti. Ma cosa bisogna fare per evitare disordini e problemi anche all'esterno dei luoghi di ritrovo per i giovani?
«Quello che stiamo facendo: controlli su tutte le direttrici, secondo un piano coordinato dalla Prefettura. La polizia stradale è sempre presente sulle principali arterie del territorio, con tanto di équipe medica che svolge prelievi sul posto per rilevare la presenza di alcol e stupefacenti. Nostri operatori effettuano controlli sui flussi di trasferimento da e verso i locali di intrattenimento, in particolare d'estate nella zona di Senigallia, con agenti del commissariato locale che, con i cani antidroga, spesso sono saliti sulle navette per le discoteche. E sabato la polizia ferroviaria era alla stazione di Falconara: sarebbe bastata una segnalazione tempestiva per evitare quello spiacevole episodio».
Avete ricostruito i fatti? Si parla di un'aggressione a calci e sputi nei confronti del controllore del treno regionale per Senigallia da parte di un gruppo di bulli...
«Vorrei ridimensionare quanto accaduto: è stato un episodio spiacevole, ma non di gravità criminale. Fortunatamente l'operatore non ha riportato conseguenze, c'è un'indagine per risalire all'identità dei giovani coinvolti, ma se ci avessero messo a conoscenza dei fatti con più tempestività, saremmo potuti intervenire in diretta. Piuttosto, il fatto in sé induce a una riflessione».
Di che genere?
«Sul comportamento di una fascia della popolazione giovanile che esprime un certo disagio, un rifiuto delle regole di buona educazione e civiltà. E vorrei sottolineare che qui l'attività dei locali non c'entra: il problema è nel flusso di ragazzi che si recano in questi posti per inseguire un modello di divertimento che li porta a condotte inurbane e purtroppo anche illegali, come dimostrano le guide in stato d'ebbrezza e i sequestri di droga che fioccano, anche se meno rispetto al passato».
Tornando ai locali, i controlli hanno dato effetto, ma gli organizzatori lamentano il peso della burocrazia: salterà anche la Festa delle Streghe di Polverigi.
«A giugno è stato siglato un protocollo d'intesa tra prefettura e il settore dell'intrattenimento. Ricordo anche un codice etico sottoscritto dal garante con Confcommercio e il comitato dei genitori. Esistono regole per assicurare un divertimento sano e sicuro ed è compito nostro farle rispettare con buon senso e disponibilità, senza vessazioni, ma con rigidità dove individuiamo pericoli per la pubblica sicurezza, senza margini di negoziazione».
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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