Furti nelle case di anziane sole Presa la banda degli albanesi

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Martedì 31 Dicembre 2019, 05:05
L'INDAGINE
OSIMO Altro che ronde di residenti, passeggiate osservative, vigilantes pagati dal Comune. Contro i predoni che rubano nelle case, spesso di vedove e anziani soli, può bastare la fiducia nelle forze dell'ordine, ripagata da operazioni come quella dei carabinieri di Osimo, che l'altra sera hanno arrestato tre ladri albanesi specializzati nei furti in appartamenti. Dal loro covo di Porto Sant'Elpidio, sul litorale fermano, si spostavano fino alla zona di Ancona prendendo auto a noleggio per non destare sospetti e colpivano a ripetizione, arrampicandosi sui balconi e forzando porte-finestre con grossi cacciavite, sbarre uncinate e tronchesi. Particolarmente bersagliate le frazioni osimane al confine con Ancona, soprattutto San Biagio, ma anche Aspio, Offagna e Osimo Stazione, dove da tre mesi i residenti erano in fibrillazione per le ondate di furti e stavano organizzando forme di auto-difesa, come gruppi whatsapp e ronde notturne, sconsigliate però dal sindaco Pugnaloni e dalle forze dell'ordine. Ma gli ultimi furti compiuti dalla banda dei tre albanesi, età tra i 28 e i 35 anni, sono avvenuti domenica pomeriggio nelle abitazioni di due anziane falconaresi a Castelferretti. I tre immigrati, due dei quali clandestini, hanno forzato gli ingressi di due appartamenti vicini, un numero civico dietro l'altro. Nel primo però, dopo aver scardinato una porta-finestra, hanno trovato un'anziana bella vigile, che li aveva cacciati a suon di urla. Così erano entrati nell'abitazione vicina, di un'altra anziana sola, a quell'ora assente, e avevano rubato qualche centinaio di euro.
Le pattuglie-civetta
I ladri albanesi non sapevano però che pattuglie-civetta dei carabinieri li stavano seguendo già da Osimo, dove i detective della Compagnia guidata dal maggiore Luigi Ciccarelli da mesi stavano indagando su una serie di furti in appartamenti, compiuti soprattutto a San Biagio. Oltre a sorvegliare negli orari a rischio quartieri e periferia di Osimo con gazzelle e pattuglie in borghese, i carabinieri hanno trascorso intere giornate a visionare le immagini delle telecamere e analizzare migliaia di numeri di telefonini che avevano agganciato le celle che coprono le zone bersagliate dai ladri. A un certo punto si è intuito che c'era un contatto tra la batteria ancora in azione e la banda dell'Audi RS4 nera catturata ad Assisi il 20 novembre sempre dai carabinieri di Osimo, cinque albanesi (uno era fuggito) con patenti e passaporti falsi sospettati di aver commesso numerosi colpi tra ottobre e novembre ad Ancona, Camerano, Osimo, in Vallesina, ma anche a Civitanova e Porto Sant'Elpidio. Ma i furti continuavano, con modalità così simili da far pensare a una seconda batteria ancora operativa. I ladri, nei loro raid, riuscivano a raggiungere anche i secondi piani degli stabili senza preoccuparsi troppo della presenza in casa di persone. E spesso usavano auto prese a nolo. Così i carabinieri hanno continuato a monitorare gli arrivi nel territorio osimano, controllando targhe e tipi di vetture dalla videosorveglianza.
Finché domenica, intorno alle 18, è stata avvisata un'Opel Corsa già ripresa dalle spycam in occasione di precedenti furti (ad esempio l'11 dicembre ad Agugliano) e addirittura fotografata e filmata da residenti che l'avevano anche condivisa su chat e social network. I carabinieri del Norm di Osimo, assistiti dai colleghi della stazione, hanno notato l'utilitaria di marca tedesca con a bordo tre persone che procedevano a velocità ridotta come se cercassero il momento e l'appartamento giusto per entrare in azione. Ne è nato un lungo pedinamento, prima in A14 e poi fino a Castelferretti, dove la banda, sempre controllata a distanza, è entrata in due appartamenti rubando denaro. Poi di nuovo in autostrada, direzione sud, fino al casello di Civitanova, quando i carabinieri, sicuri di non coinvolgere nell'operazione altri automobilisti, hanno fermato l'Opel Corsa.
Il foglio di via
Nell'auto c'erano arnesi da scasso, mentre addosso ai tre albanesi sono state trovate delle banconote ritenute la refurtiva del furto di Falconara. Poi i carabinieri sono arrivati fino al covo, un alloggio a Porto Sant'Elpidio, dove hanno sequestrato monili in oro ed altro denaro contante, circa mille euro, probabilmente il bottino di altri colpi commessi a San Biagio di Osimo e in altri centri della provincia. I tre albanesi nell'auto sono stati arrestati per concorso in furto in abitazione continuato e aggravato e ora sono a Montacuto. Si tratta di tre giovani (K.G., 33 anni, I.A., 35, e L.L. 28) con precedenti per furti in casa e gli ultimi due avevano in carico decreti di espulsione con divieto di tornare in Italia. Nell'abitazione c'erano altri tre albanesi irregolari, denunciati per violazione della legge sull'immigrazione. Si indaga per capire se anche loro abbiano avuto un ruolo nei furti.
Lorenzo Sconocchini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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