decisione di marzo presa sulla spinta di numeri tragici, in quanto a morti e a ricoverati

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Sabato 6 Giugno 2020, 05:04
decisione di marzo presa sulla spinta di numeri tragici, in quanto a morti e a ricoverati in gravi condizioni, fino all'ultimo paziente di ieri.
Il futuro incerto
Daniela Corsi, dirigente dell'unità operativa di rianimazione all'ospedale di Civitanova, è stata in questi nove giorni anche la responsabile del Covid Hospital. Questo il suo giudizio tecnico sulla struttura realizzata all'interno della fiera. «Da medico - afferma - non posso che rilevare la funzionalità della struttura, assolutamente consona al nostro lavoro. Un giudizio che è condiviso dai medici rianimatori che sono transitati in questi nove giorni al Covid Hospital, quelli degli ospedali di Macerata e Camerino. Parlo anche a loro nome». Sono stati otto i rianimatori che si sono alternati nei tre turni giornalieri, insieme a uno pneumologo, visto che c'era anche un reparto di sub-intensiva. «Fortunatamente - aggiunge Corsi - non abbiamo potuto testare la struttura in una fase di emergenza, con pazienti in continuo arrivo e ancora da stabilizzare. Però, parlando con i colleghi, abbiamo potuto apprezzare la correttezza dei percorsi interni e, soprattutto, il distanziamento tra i letti che permette di lavorare sui quattro lati con tutte le attrezzature». Il governatore della Regione Marche Luca Ceriscioli ribadisce il valore della scelta fatta: «È come avere - e l'abbiamo - una cassa di espansione vuota in previsione di una ondata di espansione dei fiumi. Se non la dovremo utilizzare, saremo più contenti. Ma se l'ondata di piena arriva, noi siamo pronti».
La questione politica
Infine la frecciatina polemica sul fuoco amico: «Contrari a Civitanova? Il sottosegretario Morani, il circolo di Offida e il circolo sanità del Pd che alla fine ha detto che non sono d'accordo ma che non vogliono dire di più perché potrebbe servire». Il direttore dell'Area Vasta 3 Alessandro Maccioni ha rilevato: «Si tratta di una struttura moderna, pulita, facilmente gestibile, efficiente e dotata di attrezzature di livello elevato: gli spazi dei nostri ospedali, progettati decenni fa, di solito sono più compressi. I medici hanno avuto modo di sperimentare il tutto, sia nella fase dei collaudi che sono stati doverosamente puntigliosi, sia nella fase operativa in presenza dei pazienti». Ora il Covid hospital è in stand-by, fino al 31 luglio sarà valido lo stato di emergenza sanitaria. Poi ci sarà un riproponimento del piano sanitario alla luce di quanto avvenuto con la pandemia. Il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, rilancia: «Non rinnego la scelta fatta in una fase di emergenza. Il team di Bertolaso ci ha detto che quella della Fiera era l'unica struttura che si poteva allestire velocemente e abbiamo dato il nostro sostegno. Immediatamente».
Luca Patrassi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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