«Conti al sicuro e investimenti anche nell'economia di guerra»

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Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:04
L'ASSEMBLEA
ANCONA Debito tagliato e spese razionalizzate in un periodo «paragonabile a un'economia di guerra» sottolinea l'assessore al Bilancio Fabio Fiorillo citando Bordignon. Le cifre sul conto consuntivo 2017 scorrono sul maxi schermo tra commozione, post, selfie, saluti e baci dall'aula bianca di Palazzo degli Anziani.
L'ultima votazione
Il voto sul Consuntivo chiude infatti la consiliatura 2013-18. Per dieci consiglieri segna l'addio a Palazzo degli Anziani, gli altri cercheranno un nuovo pass a suon di preferenze. Anche cambiando lista (Urbisaglia in corsa con i Verdi dopo l'espulsione dal Pd, Pizzi da Fi a 60100) o addirittura schieramento. Come nel caso di Bona Finocchi: nel 2013 in corsa con D'Angelo, ora nella lista di Popolare Ancona a sostegno della Mancinelli. Tra gli uscenti anche i tre capigruppo (Diomedi, Rubini e Tombolini ieri assente) che il 10 giugno contenderanno la poltrona al sindaco uscente Valeria Mancinelli.
Le cifre
«In questa esperienza in Giunta mi sono sentito come un vigile urbano - sottolinea l'assessore Fiorillo tirando anche le somme dell'esperienza personale - a coordinare il flusso di richieste dei colleghi assessori con le risorse disponibili. Negli anni siamo riusciti a liberare fondi e investire per il rilancio della città». Mentre il Comune per l'assessore «è in sicurezza finanziaria». Una missione in alcuni tratti tutt'altro che semplici, come sottolineato dall'assessore tra compensazioni annunciate e «non arrivate dal Governo», tagli dei trasferimenti per 10 milioni, l'aumento dell'Imu per 6 milioni «accantonato per teatri, contenzioso e svalutazione crediti» ricorda Fiorillo. Rimedi per fronteggiare la situazione senza tagliare i servizi e non aumentare la pressione fiscale? L'assessore ha indicato le soluzioni per macroaree. Ad iniziare dal taglio della spesa strutturale e in primis dal personale. «Spesa diminuita in questi anni di 5 milioni - sottolinea Fiorillo - La riduzione della spesa del personale dipende in parte dal blocco del turnover, in parte dalla riorganizzazione interna: fare di necessità virtù. I margini di riduzione ulteriore della spesa sono bassi in questo comparto, oggi la politica di assunzioni del personale del Comune deve reintegrare le competenze e le unità perse a seguito dei pensionamenti e cercare nuove professionalità».
I risparmi
Altri 2,7 milioni arrivano dalla spending review, le razionalizzazioni delle spese nei vari settori. «La revisione della logistica ha fatto risparmiare 289mila euro di canoni e fitti passivi, 407mila euro dal capitolo telefonia fissa e mobile attraverso il cambiamento di tecnologie ed uso della rete aziendale. La revisione dei percorsi degli scuolabus ha liberato risorse per 509mila euro, i risarcimenti assicurativi sono scesi di 107mila euro con la revisione delle procedure di controllo sulle richieste. Le tecnologie applicate alla pubblica illuminazione hanno consentito una riduzione dei consumi per 767mila con il dimezzamento dei 13 milioni di chilowatt entro il 2025». I 122 milioni di debiti iscritti nel 2013 sono scesi ai 105 milioni certificati al 31 dicembre 2017, «nonostante siano stati contratti nuovi mutui in questi anni per gli investimenti» che in cinque anni sono stati 52 milioni «permettendo di recuperare il debito manutentivo, anche se non definitivamente risolto».
Il sociale
Fiorillo rimarca inoltre come nei cinque anni la spesa per il sociale dal 2015 in poi è salita sino a raggiungere i 19 milioni. Mentre «i tanti i progetti che hanno reso più attraente la città, hanno portato persone e risorse». Il capogruppo Pd Loredana Pistelli (tradita nel finale del discorso dall'emozione di salutare l'aula) sottolinea «il buon lavoro fatto sui conti, i servizi sempre garantiti e le aziende risanate senza licenziamenti». Berardinelli (Fi) invece rimarca che «se ci sarà il cambio di gestione bisognerà fare molta attenzione alle carte del Comune». L'accenno di campagna elettorale chiude il dibattito e lascia il posto al voto. L'ultimo. Poi la sala bianca di Palazzo degli Anziani si svuota. Riaprirà con il sindaco, Giunta e consiglio che condurranno Ancona fino al 2023.
Massimiliano Petrilli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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