Commissari e tribunali Il bando maledetto

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Giovedì 16 Gennaio 2020, 05:05
ANCONA Un cantiere maledetto. Un iter costellato di sventure legali, economiche e finanziarie. La prima contestazione dell'appalto da 79,5 milioni nel 2012 con il passaggio di consegne dalla Gdm Costruzioni di Peschiera Borromeo alla Cesi cooperativa di Imola. Impresa, quest'ultima, che ha dovuto però rescindere il contratto a seguito della sua messa in liquidazione coatta amministrativa. È quindi subentrata la Matarrese Spa, terza classificata nella gara, ma una sentenza del Consiglio di Stato del 2016 ha poi stabilito che i lavori venissero affidati al consorzio guidato dalla Cmc Ravenna, dopo il ricorso fatto dalla società romagnola che lamentava errori nei punteggi assegnati nella gara. Un ulteriore intoppo era emerso dopo alcune indagini effettuate ad agosto del 2017. I sondaggi avevano evidenziato problematiche e vizi di realizzazione in corrispondenza della parte sommitale dei pali costituenti la paratia di valle e, dopo un tempo tecnico per individuare la soluzione migliore da adottare, solo ad aprile 2018 la Regione aveva approvato il progetto esecutivo dei lavori relativi al ripristino della paratia. Lavori per il nuovo ospedale poi ripartiti a febbraio dell'anno scorso. L'ultima tegola ha riguardato la Cmc di Ravenna che aveva chiesto il concordato. Nei giorni scorsi il Tribunale di Ravenna ha accolto la proposta delle altre imprese (Cons Coop di RavennaAr.Co Lavori di Ravenna e Ubaldi Costruzioni di Ascoli) di rilevare le quote di partecipazione dell'Associazione temporanea d'impresa in capo alla Cmc e consentire quindi la ripresa dei lavori di questo ospedale la cui posa della prima pietra avvenne il 9 giugno 2014.
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