Capannelli costretto alla resa Dopo tre anni addio TiCiPorto

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Martedì 18 Giugno 2019, 05:04
IL CASO
ANCONA E' un colpo durissimo per l'estate dorica. Salta il TiCiPorto, ora è ufficiale. Ad annunciare il dietrofront, la società Bonta delle Marche che ieri ha comunicato all'Autorità Portuale la rinuncia alla domanda di concessione demaniale per l'area da 3mila mq al Porto antico, su cui sarebbe dovuta andare in scena la quarta edizione della kermesse gastronomica. Cala il sipario, come anticipato su queste colonne, su una querelle che andava avanti da settimane, non senza polemiche.
I due fronti
«La rinuncia arrivata solo il 17 giugno non ci mette nelle condizioni di concedere una nuova concessione per questa stagione estiva - fa sapere l'Ap - opportunità che poteva essere realizzata se questa comunicazione fosse arrivata prima». In ogni caso non si sarebbe potuto prendere in considerazione la proposta della romana Mediadux Srls, scartata nella procedura di comparazione di marzo perché generica e carente. Ma la colpa, per Gabriele Capannelli di Bontà delle Marche, è della burocrazia: «Le richieste di documentazione aggiuntiva dall'Ap sono arrivate troppo in ritardo, io sono un imprenditore, non un mecenate, non ho ricevuto aiuti da nessuno, nemmeno dal Comune: in queste condizioni, ho valutato che il rischio imprenditoriale fosse troppo alto. Alcuni sponsor e subconcessionari, dopo tanta attesa, si sono tirati indietro e per quanto ho provato a riacciuffare in extremis il festival, mi sono dovuto fermare di fronte all'evidenza. Sì, la burocrazia ha ucciso il TiCiPorto».
Le tappe
In un comunicato, Ap ha riepilogato le tappe di questo angosciante iter. Sottolinea che Bontà delle Marche «ha effettuato il 25 maggio 2019 il pagamento della concessione demaniale 2018 e fino a quella data era impossibile regolarizzare la pratica per l'estate 2019, visto che il Codice della navigazione e il buonsenso vietano il rilascio di nuove concessioni a soggetti che non abbiano adempiuto al rispetto degli obblighi derivanti da pregressi rapporti demaniali». Per regolarizzare la concessione 2019, come sollecitato da Ap il 30 maggio e il 6 giugno, servivano «il pagamento anticipato del canone (3.150 euro), una fideiussione di 7mila euro e una polizza assicurativa di responsabilità civile e una per la copertura di incendio, fulmine e scoppio: due assicurazioni necessarie per coprire qualsiasi danno a persone e cose a tutela della manifestazione». L'Authority, infine, ricorda che, pagato il canone 2018 e in attesa della regolarizzazione della nuova concessione, si era detta disposta «a concedere l'occupazione anticipata dell'area per consentire l'inizio dell'allestimento delle strutture».
La scelta
Ma Bontà delle Marche ha optato per il passo indietro. «Ho donato alla città tre anni di eventi e belle serate, ma non posso continuare se i rischi sono eccessivi - spiega Capannelli - I tempi, non per causa mia, si sono dilatati e non ho potuto stringere accordi né fare pubblicità. La burocrazia ha fermato questo evento, se poi sia colpa degli enti, di Autorità Portuale o di altri, non lo so. Di sicuro la colpa non è mia: ho avanzato la domanda il 15 gennaio, di più non potevo fare. Hanno voluto ispezionare a fondo la nostra società, con richieste all'Agenzia delle Entrate e ad Equitalia che hanno portato via molto tempo e, per quanto alla fine siano arrivati pareri positivi, non c'erano più le condizioni per organizzarsi. Forse è cambiato un burocrate all'interno dell'Ap perché prima le cose si facevano con più celerità. Dopo Corinaldo, noto una maggiore preoccupazione a prendersi responsabilità, invece se si vuole il bene della città ci vuole più coraggio e interesse da parte dei funzionari. Non è un caso se molte feste e iniziative sono in sospeso o cancellate. Per me, comunque non è una sconfitta, ma un dispiacere e un impoverimento del cartellone estivo - conclude Capannelli -. Magari ci riproverò l'anno prossimo, per ora mi concentro sull'apertura serale di Bontà delle Marche a cura di mio figlio Edoardo, terza generazione del locale».
Le iniziative
La cancellazione del TiCiPorto è un pugno pesantissimo per l'estate anconetana e il Porto antico evita il ko tecnico grazie ad altre iniziative: il Festival del Mosciolo (27-30 giugno, la Coppa Città di Ancona auto storiche (7 luglio), lo spettacolo di moda Una notte da favola (21 luglio), il Festival AdMed dal 28 al 30 agosto e la Festa del Mare, con l'evento musicale Ancona Blu Carpet (31 agosto e 1° settembre). In extremis si stanno studiando nuove iniziative per rendere meno doloroso l'addio del TiCiPorto.
Stefano Rispoli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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