ANCONA Si basa sui quattro criteri indicati dalla Corte costituzionale nel 2019

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Mercoledì 24 Novembre 2021, 05:05
ANCONA Si basa sui quattro criteri indicati dalla Corte costituzionale nel 2019 con la sentenza dj Fabo-Cappato il testo della legge sul suicidio assistito che scaturirebbe se venissero approvati gli emendamenti a cui i relatori hanno ieri dato parere favorevole. «Si intende per morte volontaria medicalmente assistita il decesso cagionato da un atto autonomo con il quale, in esito al percorso disciplinato dalle norme della presente legge, si pone fine alla propria vita in modo volontario, dignitoso e consapevole, con il supporto e la necessaria supervisione del Servizio sanitario nazionale». Per poter fare richiesta occorre che la persona «sia stata previamente coinvolta in un percorso di cure palliative al fine di alleviare il suo stato di sofferenza o le abbia esplicitamente rifiutate». La richiesta deve essere manifestata per iscritto e nelle forme dell'atto pubblico o della scrittura privata autenticata. Nel caso in cui le condizioni della persona non lo consentano, la richiesta può essere espressa e documentata con videoregistrazione o qualunque altro dispositivo idoneo», alla presenza di due testimoni. Richiesta che va presentata al proprio medico di base, che redige una relazione al Comitato di valutazione clinica. Una volta che il Comitato avrà accertato l'esistenza dei requisiti, trasmette i documenti al direttore sanitario della Asl. La morte può avvenire o nel domicilio del paziente o in ospedale.
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