ANCONA C'è il versante dell'innesco del caos, che chiama in causa il presunto

2 Minuti di Lettura
Martedì 11 Dicembre 2018, 05:04
ANCONA C'è il versante dell'innesco del caos, che chiama in causa il presunto spruzzatore di peperoncino, ma c'è poi l'altro lato dell'inchiesta, non meno importante, che riguarda presunte negligenze nell'organizzazione dello spettacolo e nella gestione dell'emergenza. A quest'aspetto lavorano il procuratore capo di Ancona Monica Carulli e il pm Paolo Gubinelli, che si stanno occupando di verificare il rispetto delle misure di sicurezza a cui erano tenuti gli organizzatori dell'evento e i proprietari della discoteca Lanterna Azzurra: dalla conformità dei locali al rispetto dei limiti di capienza, dalla correttezza delle procedure di evacuazione alla preparazione degli addetti alla security. Secondo diversi testimoni, la maggior parte dei ragazzi presenti nella sala poco dopo la mezzanotte e mezza è scappata dall'uscita sul retro, una delle tre disponibili, senza che gli steward li indirizzassero verso le altre uscite o aprissero il cancello che all'esterno dà sul parcheggio, in modo da agevolare il deflusso. E fuori c'erano altri giovani che hanno creato un effetto-barriera. «L'uscita di sicurezza era stata aperta perché molti erano usciti a fumare per fumare e sono quelle persone che si vedono nei filmati - ha detto il procuratore capo Monica Garulli, esprimendo il dolore e la vicinanza delle istituzioni alle famiglie colpite -. In quella calca diverse persone sono state calpestate durante la fuga e tre sono morte prima di uscire, altre tre hanno perso la vita dopo essere finite nel fossato». Quanto alla capienza, ormai è evidente che non sono stati rispettati i limiti: il locale ha tre sale e può contenere in tutto 871 persone, ma solo la pista da 459 posti al pianterreno era allestita per il deejay set di Sfera Ebbasta, mentre un'altra ospitava i camerini per i musicisti e la terza nel seminterrato non era destinata all'evento. La società Magic Srl aveva fatto stampare dalla Siae 1.600 tagliandi e i carabinieri hanno recuperato nella biglietteria del locale le matrici di 466 (guarda caso praticamente nei limiti). Ma sono ancora in corso le verifiche su 215 biglietti consegnati alla rete dei pierre e su un gran numero di altri spettatori che sarebbero entrati nel locale solo pagando le consumazioni o gratis, ricevendo fogliettini rosa o braccialetti gialli. Per questo ieri il colonnello Cristian Carrozza ha rivolto un appello affinché chiunque sia in possesso di biglietti dell'evento o anche solo dei bus navetta organizzati, come anche di scene riprese con i telefonini all'interno del locale, li consegni ai carabinieri.
l. s.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA