Acquaroli scrive a Speranza: «L'Rt è sotto 1 da novembre Vogliamo ritornare in giallo»

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Mercoledì 27 Gennaio 2021, 05:05
L'APPELLO
«Nel tardo pomeriggio di oggi (ieri per chi legge, ndr) ho inviato una lettera al ministro Speranza, per chiedere che nella valutazione sulla fascia di colore che si apprestano a fare nei confronti della nostra Regione, si tenga conto che l'indice Rt nelle Marche è sotto ad 1 ormai dal 15 novembre, e che se è vero che c'è stato un aumento dei casi durante le festività natalizie, ormai quasi un mese fa, è anche vero che in questi giorni la pressione ospedaliera sta scendendo». L'aveva annunciata in gestazione, ieri l'ha spedita. Il governatore Acquaroli continua a provare nel tentativo di scardinare piccoli pezzi di vita blindata e per questo ha preso carta e penna.
La diminuzione dei numeri
Da qui la lettera al titolare del ministero della Sanità, Speranza. «Si sono dimezzati - continua il governatore delle Marche - i contagi giornalieri e sono stati aggiunti posti letto in terapia intensiva. Vogliamo continuare ad essere responsabili e collaborativi, ma chiediamo che i numeri che riguardano la nostra Regione siano valutati alla luce di un trend che dimostra un comportamento virtuoso dei nostri cittadini».
Le categorie falcidiate
Acquaroli ribatte sul tasto delle categorie falcidiate dai lockdown estremi, come quello dello scorso marzo, e da quelli parziali a vari livelli che si sono susseguiti da novembre a oggi. «L'accoglimento di questa richiesta - conclude il presidente della giunta - oltre a riconoscere il miglioramento tendenziale della situazione epidemiologica, sarebbe importante anche per far fronte alla crisi di molteplici settori ed attività economiche che stanno pagando un prezzo altissimo in questa pandemia». Poche ore prima in consiglio regionale, Acquaroli aveva spiegato come «in pochi giorni possiamo assistere a variazioni repentine e questo non ci dà certezze». Nella lettera il governatore non ne fa menzione ma allo staff ha confidato che come misura intermedia potrebbe anche accettare la possibilità di blindare i weekend a condizione però che si possa tornare in zona gialla durante la settimana.
Tutto più difficile
Ma adesso è tutto più difficile dopo le dimissioni del premier Conte che si porta dietro tutto l'esecutivo nazionale. Ancora Acquaroli: «Si sperava che alla fine prevalesse il senso istituzionale in un momento così delicato. Auspici? Preferisco non commentare». Serenità, invece, per la ripresa della scuola: «È un fattore che può significare normalità. La voglia di riportare tutto nelle condizioni ordinarie è lo stimolo principale che ci fa muovere in tutte le direzioni». Soddisfazione per il blocco dei 5800 vaccini Pfizer-Biontech arrivato ieri: «È un altro strumento che ci consente di garantire un pezzo di normalità. Confidiamo che i prossimi stock rispettino le previsioni e che prima possibile si possas raggiungere l'immunità di gregge».
a. t.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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