Acquaroli, Meloni e gli alleati Nella lunga giornata romana spunta Pasqui per Forza Italia

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Mercoledì 30 Settembre 2020, 05:05
IL TOTO ASSESSORE
Lunga giornata romana per Francesco Acquaroli, che dopo l'incontro mattutino con la leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni, ha dato avvio ai confronti vis-à-vis con i responsabili regionali dei partiti di coalizione. Un tour de force per definire i contorni della giunta regionale targata centrodestra. Il commissario della Lega Riccardo Marchetti, quello di Fdi Emanuele Prisco, Francesco Battistoni per Forza Italia, Antonio Saccone per l'Udc sono tutti parlamentari nessuno delle Marche ed il neo governatore ha approfittato della sua permanenza nella Capitale per avere un faccia a faccia con ognuno di loro.
Le istanze
Colloqui a due che riguardano anche le civiche Civitas e Movimento per le Marche che lo hanno sostenuto, la prima riuscendo ad eleggere anche un consigliere. L'obiettivo è stato quello di raccogliere le istanze degli alleati nomi, deleghe e ruoli sui quali puntano i rispettivi partiti : ora Acquaroli si prenderà un po' di tempo per riflettere sulla miglior composizione dell'Esecutivo, dosando pesi e contrappesi, politici e territoriali. Trovata la quadra, ci sarà una seconda tappa da Meloni per sottoporle l'assetto definitivo e, nel frattempo, potrebbe esserci anche un incontro con Matteo Salvini, leader della Lega che rappresenta il primo partito della coalizione quanto a preferenze alle urne. Dei confronti di ieri, il più ostico per il neo governatore si è rivelato a sorpresa quello con Forza Italia, con il commissario Battistoni che ha messo sul tavolo un nome secco: quello dell'ex sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, eletto nel collegio di Macerata. Non solo per suoi meriti è stato il più votato della lista solo dopo Stefano Aguzzi , ma soprattutto per far entrare in Consiglio il sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, rimasto fuori dall'emiciclo. Una proposta che non sarebbe piaciuta molto ad Acquaroli e che fa già partire in salita il percorso della definizione della giunta.
Il nodo degli azzurri
Anche i forzisti marchigiani sono rimasti di stucco di fronte a quello che alcuni hanno definito un blitz: nel pomeriggio di ieri, infatti, Pasqui era dato vicino al ruolo di capogruppo azzurro in Consiglio. Poi in serata è deflagrata la granata arrivata da Roma. Un braccio di ferro per le deleghe di peso ci sarà poi tra il Carroccio e Fdi, che in questa partita dà le carte, avendo espresso il governatore. La Lega, già in campagna elettorale, aveva espresso interesse per gli assessorati alla Sanità ed all'Agricoltura perché «anni di buona amministrazione dicono che abbiamo ottime competenze in questi campi», aveva detto il commissario Marchetti. Ma nel post-voto, c'è stato un riposizionamento: niente barricate per la Sanità, che potrebbe così andare ad Fdi, ma come contropartita la richiesta è quella di avere tre assessori.
In ascesa
La triade che più piace ai vertici del partito è composta dal fanese Mirco Carloni (probabile alle Attività produttive), l'ex sindaco di Cingoli Filippo Saltamartini che con Pasqui in giunta vedrebbe traballare la sedia e l'ascolano Andrea Antonini. Nell'Esecutivo però è già dato per certo un altro eletto nel collegio del sud, con un posto assicurato dal lauto bottino di voti presi: si tratta di Guido Castelli in quota Fdi, e la doppietta sbilancerebbe gli equilibri territoriali. Dello stesso partito sono in pole Carlo Ciccioli e Francesco Baldelli, con la capogruppo uscente Elena Leonardi ancora in partita.
Martina Marinangeli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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