Il giudice: «Hanno fatto il record, ma poi non si sono fermati»

Fabio Buzzi
Fabio Buzzi
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Mercoledì 18 Settembre 2019, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 13:05
VENEZIA - «Hanno fatto il record, ci sono sfilati davanti dove li abbiamo cronometrati e pensavamo facessero il giro della lunata per venirci incontro e lasciar raffreddare i motori invece...». A dirlo è Gianni Darai, uno dei giudici-cronometristi, che aspettava l'arrivo dell'offshore con a bordo Fabio Buzzi, Luca Nicolini e il pilota olandese Erik Hoorn che sono morti andando a schiantarsi contro la lunata mentre il quarto membro dell'equipaggio, Mario Invernizzi, è ricoverato all'ospedale Civile di Venezia con gravi ferite.

«Noi ci siamo spostati verso la lunata - racconta Darai - pensando di andargli incontro, invece abbiamo visto i fasci di luce dei pescatori in zona che illuminavano la diga e segnalavano l'accaduto». «Una tragedia che - rileva - ironia della sorte è accaduta subito dopo aver stabilito il nuovo record di velocità Monaco- Venezia partendo alle 3 della mattina, e abbassandolo dalle 23 ore circa del precedente a sole 18 ore 30 minuti e una manciata di secondi». «Ero lì per richiesta esplicita di Buzzi - conclude - dovevo cronometrare assieme ad altri, ma essendo amici da sempre mi aveva chiesto di organizzargli anche l'arrivo in città» e invece conclude «dai festeggiamenti siamo passati al lutto».
Darai riferisce anche che tutti i presenti, cronometristi e pescatori, sono stati sentiti nella notte in Capitaneria di porto mentre l'imbarcazione che era stata lasciata sul posto con le segnalazioni di sicurezza verrà rimossa e posta sotto sequestro. (ANSA).
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