Pompieri senza green pass relegati nel gazebo, scoppia la polemica: «Mangiamo separati e poi al lavoro tutti insieme»

Il gazebo per i vigili del fuoco senza green pass
Il gazebo per i vigili del fuoco senza green pass
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Venerdì 27 Agosto 2021, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 14:21

UDINE - Anche i vigili del fuoco del Comando di Udine sprovvisti di Green pass da oggi, 27 agosto, dovranno mangiare all'aperto con il sacchetto fornito dai gestori del servizio mensa. In via Popone già monta la protesta e c'è chi non esclude che la battaglia possa finire a carte bollate, come già sta accadendo in altri settori, dove sono stati avviati ricorsi individuali.

L'ORDINE DEL GIORNO
Il comandante uscente Alberto Maiolo, che dal 2 settembre prenderà servizio a Treviso, ha firmato infatti un ordine del giorno che spiega chiaramente - sulla base della circolare del capo del Corpo nazionale del 25 settembre - che il gestore del servizio di ristorazione, la Dussmann, «adotterà le procedure di verifica» del possesso dei certificati verdi per l'accesso alla mensa sulla base delle indicazioni della Direzione regionale Fvg. Il servizio mensa sarà garantito anche a chi non ha il Green pass ma «con modalità alternative - si legge nell'ordine - che sono state valutate» con a Dussmann e con il medico incaricato che «ha ritenuto non percorribile da un punto di vista sanitario e di configurazione-collocazione dei locali cucina-mensa strade diverse che la fornitura del sacchetto personale che potrà essere consumato in spazi aperti», ha scritto Maiolo. Il Comando ha provveduto a sistemare tavoli e panche al coperto in un'area del cortile interno adiacente al tunnel che collega il parcheggio delle auto del personale.

Finora invece i non vaccinati mangiavano in una stanzetta separata all'interno.

IL COMANDANTE
«Dopo la disposizione nazionale ho fatto un'informativa alle organizzazioni sindacali. Anche per noi valgono le regole in vigore per la Polizia e le forze dell'ordine: per l'accesso alla mensa si applica il Green pass. Abbiamo fatto una verifica con il medico incaricato e la ditta Dussmann sulla fattibilità e sulle procedure. Il possesso del certificato verde sarà verificato all'ingresso della mensa a cura del gestore del servizio. Chi non ha il Green pass non potrà entrare. Abbiamo realizzato degli spazi coperti con gazebo all'aperto, con panche e tavoli da colonna mobile, per poter consumare il pasto: si parte da domani». E quando sarà freddo o pioverà? «Aspettiamo disposizioni. È un problema non solo nostro ma di tutti». Al Comando di Udine, su 264 vigili, la stima del comandante è che ci sia un 30% di non vaccinati, il che vuol dire quasi ottanta persone, su 4 turni e varie sedi, «ma il Green pass lo possono ottenere anche i non immunizzati facendo il tampone. In più c'è una quota di personale che è stata positiva al covid e il datore di lavoro non ha questo dato».

IL SINDACATO
Cesare Palmucci (Cgil Fp) è imbufalito. «Adotteremo tutte le contromisure possibili. Noi lavoriamo a stretto contatto con i colleghi dal mattino alla sera, nei laboratori siamo uno accanto all'altro, abbiamo una mensa enorme e il problema del distanziamento non esiste di fatto da noi. Il comandante ci ha mandato la comunicazione che mette fuori a mangiare quelli che non hanno il Green pass, ma avremmo preferito che ci avesse convocato prima. Nella circolare del ministero dell'Interno c'è scritto che avrebbe dovuto informare i rappresentanti dei lavoratori, non informarli a cose fatte». E a quanto pare c'è già chi si sta preparando alla sua battaglia a colpi di carte bollate.
 

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