Secondo figlio senza taglio cesareo,
linee guida e record alla Mediterranea

Secondo figlio senza taglio cesareo, linee guida e record alla Mediterranea
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Venerdì 14 Gennaio 2022, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 20:56

Taglio cesareo, non è detto che tutti i figli debbano nascere così. Alla clinica Mediterranea il 20 per cento delle donne, già mamme, partorisce spontaneamente dopo il ricorso al bisturi per dare alla luce il primo bimbo. Più della media regionale e nazionale: in Campania questo accade solo l’1 per cento delle volte, in Italia il 9. Ma l'indicazione è sostenere questo tipo di pratica. Per questo, la Mediterranea di Napoli partecipa alla stesura delle “Raccomandazioni di buona pratica clinica sull'assistenza al parto naturale nelle donne precesarizzate”, il documento promosso dalla Fondazione Confalonieri Ragonese su mandato delle società scientifiche italiane di ginecologia e ostetricia: Sigo, Aogoi, Agui. Al centro anche l'assistenza alle donne con una miomectomia in anamnesi, che al momento non ha linee guida internazionali.

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Destinatari dell'elaborato: tutti i professionisti che operano in sala parto e che si occupano dell'assistenza alle donne con pregresso taglio cesareo. «La pianificazione di un parto naturale – spiega Agostino Menditto, responsabile di Ostetricia e ginecologia alla clinica Mediterranea e tra i medici del gruppo di lavoro. - è un’opzione appropriata e giustificata, che dovrebbe essere offerta a tutte le gravide precesarizzate con gravidanza singola e feto cefalico e pregresso taglio cesareo.

Il travaglio di parto nella donna precesarizzata, che ha già avuto uno o più  tagli cesarei, è finalizzato a ottenere un parto per la via naturale», quando possibile. Definiti i criteri e i limiti di questa procedura.

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