«Questa è la prima volta che il test mi viene fatto da qualcuno e francamente ho il sospetto che quello che mi sono fatta da sola prima di partire non sia stato eseguito nel modo corretto perché c'è una bella differenza». Stella Becci ha 27 anni ed è una dei 107 passeggeri atterrati ieri pomeriggio all'aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Proveniva da Bristol ed è risultata negativa allo screening che i medici delle Uscar regionali le hanno fatto prima di lasciare l'aeroporto dopo che il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza per bloccare tutti i voli dalla Gran Bretagna ma permettendo di fatto a quelli previsti o già decollati di atterrare.
Quando la 27enne ha deciso di tornare in Italia per trascorrere le vacanze di Natale con la sua famiglia a Pomezia, ha dovuto fare un tampone due giorni fa senza il quale non si sarebbe potuta imbarcare. Soltanto che l'esame in questione se lo è fatta da sola: ha preso il kit, lo ha aperto e si è inserita nel naso il tampone.
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IL SISTEMA
Funziona anche così il sistema di analisi in Gran Bretagna, dove i cittadini che decidono di sottoporsi a un test antigenico perché devono partire e si rivolgono pertanto alla medicina del territorio nelle strutture omologhe alle nostre aziende sanitarie trovano spesso un servizio a metà.
I RISCHI
E sono tanti coloro i quali usano questo canale, a partire dagli studenti, preferendolo a quello di laboratori privati e cliniche accreditate dove la prestazione viene svolta dai sanitari ma a un costo che oscilla tre le 100 e le 150 sterline. Gioco forza l'attendibilità dei risultati può non essere precisa in ragione del fatto che il prelievo (tra l'altro fastidioso) non viene svolto da un sanitario e quindi ai fini della raccolta biologica delle secrezioni potrebbe essere imperfetto. Ieri pomeriggio due passeggeri provenienti da Londra (un uomo e una donna) sono stati trovati dai medici delle Uscar positivi al tampone antigenico rapido ma erano saliti sull'aereo forti di una negatività accertata da un'analisi svolta a 48 ore dalla partenza. I passeggeri sono stati posti in isolamento mentre i tamponi molecolari saranno analizzati dall'Istituto nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani per capire se si tratti di falsi positivi (come può accadere) se invece siano positivi reali o ancora se l'esito corrisponda alla nuova mutazione del Covid-19 già riscontrata dall'ospedale militare Celio su due coniugi arrivati nella Capitale qualche giorno fa dalla Gran Bretagna.
Scenes currently at @HeathrowAirport! Hundreds of passengers awaiting communication from @British_Airways regarding overbooking of #Dublin flights this evening! #Heathrow #britishairways #aerlingus @rtenews @SkyNews #gettinghome https://t.co/dRJIRiGafo pic.twitter.com/ac0zMT8ybV
— Emma (@EmmaEgan1) December 20, 2020