Israele ha già vaccinato 5 cittadini su 100, sta somministrando il prodotto di Pfizer-BioNTech ma ha acquistato anche quello di Moderna. Sulla base del numero di abitanti è il Paese in cui la vaccinazione è più veloce. Anche il Bahrain è già molto avanti (vaccinati in 56 mila, compreso il Re, su 1,4 milioni di abitanti, dunque il 4 per cento) ma utilizza il vaccino prodotto dalla cinese Sinofarm. In Argentina la campagna di vaccinazione è stata avviata ieri e ci si sta affidando a Sputnik 5, sviluppato in Russia: sono state acquistate 300mila dosi e le iniezioni al personale sanitario sono già cominciate (opzionato anche il vaccino di AstraZeneca, per ora autorizzato solo nel Regno Unito). In sintesi, in molti angoli del mondo, non solo negli Stati Uniti, nel Regno Unito e in Europa, la campagna di vaccinazione contro il coronavirus è partita. La maggior parte dei Paesi sta ricorrendo ai due vaccini americani - Pfizer (sviluppato insieme a BioNTech che è tedesca) e Moderna -, ma a sorpresa anche quelli cinesi e russi stanno conquistando posizioni importanti oltre ai confini dei rispettivi paesi.
Si tratta di una partita geopolitica importantissima, che va oltre alla necessità di fermare la pandemia e salvare molte vite.
Ovviamente alla lista dei Paesi in cui la vaccinazione è già partita, vanno aggiunti gli Stati Uniti (2,2 milioni di dosi già somministrate), il Regno Unito (700mila), l’Unione europea (più di 100mila), il Canada (60mila). In sintesi, anche se non ci sono statistiche ufficiali, si può stimare che nel mondo vi siano già circa 5 milioni di persone vaccinate (esclusi i volontari che hanno partecipato alle varie sperimentazioni). Alcuni grandi paesi sono in ritardo.
A gennaio l’Indonesia comincerà a vaccinare medici e infermieri con le dosi della cinese Sinovac, ma ha anche acquistato 50 milioni di AstraZeneca e di Pfizer-BioNTech. La Corea del Sud, tra i Paesi più efficienti nel contrastare la pandemia anche se ora sta affrontando una nuova ondata, è però in ritardo sulla campagna di vaccinazione e ha acquistato 20 milioni di dosi da Moderna. L’India, dove si produrrà una parte delle dosi di AstraZeneca, dovrebbe partire in gennaio.
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